Washington, 11 ottobre 2016 - E' bastato l'annuncio del presidente Usa Barack Obama - "L'uomo andrà su Marte entro il 2030" - per riesumare la diceria che lui, Obama, sul pianeta rosso c'è già stato e ha pure lasciato una traccia del suo passaggio. A metà tra fantascienza, mentalità cospirazionista e telefilm stile 'Ai confini della realtà', la notizia - o meglio la bufala - è naturalmente stata smentita con forza dalla Casa Bianca.
Ma tant'è, di bocca in bocca circola ancora e anzi, proprio la posizione ufficiale della sala ovale servì, nel 2012, a consolidare la teoria secondo cui l'attuale presidente americano sarebbe stato teletrasportato da giovane sul pianeta Rosso negli anni Ottanta insieme ad altri pochi privilegiati. Due anni dopo, nel 2014, è spuntata anche la 'prova' dell'Obama marziano: allora il rover Spirit fotografò su Marte una porzione di terreno dal quale sorgeva una roccia somigliante al volto di Obama. In realtà si tratta di un fenomeno chiamato 'pareidolia', ovvero la tendenza ad attribuire, complice un gioco di luna e ombre, un significato o una somiglianza a ciò che si vede. L'appuntamento per l'arrivo del primo uomo su Marte resta quello fissato oggi, ovvero tra 14 anni.
Davvero su Marte c’è la testa di Obama? #pareidolia https://t.co/5CB0S9cy1i pic.twitter.com/hyVba0Lkzp
— Massimo Polidoro (@massimopolidoro) 24 maggio 2016