Giovedì 2 Maggio 2024

Obama: l'uomo su Marte entro il 2030. Svelati 2 nuovi progetti Nasa

"Stiamo lavorando con i nostri partner commerciali per creare nuovi habitat che possano sostenere la vita e il trasporto degli astronauti nello spazio profondo"

Marte e il presidente Usa Barack Obama

Marte e il presidente Usa Barack Obama

Whashington, 11 ottobre 2016 - Il contro alla rovescia è iniziato. L'uomo (americano) metterà piede su Marte entro il 2030, fra 14 anni. Ad annunciarlo non è qualche scienziato visionario, ma nemmeno la Nasa o altre agenzie spaziali. La promessa arriva niente meno che dal presidente Usa in persona, Barak Obama. "Gli Stati Uniti saranno su Marte entro gli anni 2030", dice il numero uno della Casa Bianca in un editoriale sulla Cnn. "Stiamo lavorando in partnership con delle aziende private - spiega il presidente americano - per inviare degli esseri umani su Marte, una missione con l'obiettivo di rendere le nostre vite migliori qui sulla Terra". E se gli americani ormai vedono il traguardo, una bella notizia in tema di spazio arriva anche per l'Italia: il lander Schiaparelli domenica si staccherà dalla sonda madre in orbita per la missione ExoMars. Se tutto andrà bene, mercoledì 19 atterrerà sul Pianeta Rosso. 

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LE PAROLE DI OBAMA - "Abbiamo stabilito un obiettivo concreto per il prossimo capitolo della storia americana nello spazio - scrive Obama sulla Cnn -: mandare gli uomini su Marte entro il decennio del 2030 e farli ritornare in modo sicuro sulla terra, con l'ambizione finale che un giorno possano rimanere li' per un periodo prolungato". Questa volta, a differenza della corsa per arrivare sulla Luna, la Nasa svilupperà il progetto  Marte insieme al settore privato. "Ci sono oltre mille aziende nei 50 stati" che stanno lavorando a progetti legati allo spazio. Obama spiega poi come il suo governo si sia mosso sin dall'inizio del suo mandato. "Solo l'anno scorso la Nasa ha scoperto la presenza di acqua allo stato liquido su Marte e la prova della presenza di ghiaccio su una luna di Giove, e mappato Plutone - più di 3 miliardi di miglia di distanza dalla Terra - in alta risoluzione", scrive il presidente. "Il prossimo passo è quello di andare oltre l'orbita della Terra. Sono eccitato di annunciare che stiamo lavorando con i nostri partner commerciali per creare nuovi habitat che possano sostenere la vita e il trasporto degli astronauti nello spazio profondo. Queste missioni ci insegneranno che gli uomini potranno vivere lontani dalla Terra - una cosa che ci servirù  per il lungo viaggio verso Marte", si legge nell'editoriale del presidente.

IL PROGRAMMA DELLA NASA - Charles Bolden, amministratore capo della Nasa, fa eco alle parole di Obama: "Siamo lieti di annunciare due nuove iniziative della Nasa che si basano sulla visione del presidente Usa - dice - e che prevedono l'utilizzo di partenariati pubblico-privati per consentire agli esseri umani di vivere e lavorare nello spazio in modo sostenibile". L'obiettivo Marte 2030 non è solo un annuncio, ma si basa su un programma ben definito. Bolden, in tal senso, svela due nuovi progetti: il primo riguarda lo sviluppo di un modulo abitativo che permetterà agli astronauti di vivere nello spazio per missioni di lunga durata, il Deep Space Habitat. Per questo progetto la Nasa aveva selezionato in agosto sei aziende, dando il via alla seconda fase di NextStep, il programma di finanziamento di 65 milioni di dollari per stimolare lo sviluppo di iniziative dei privati.

Il secondo progetto, spiega ancora Bolden, riguarda la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e più precisamente l'utilizzo del porto di attracco disponibile sulla ISS. "Uno degli usi potenziali di tale porto come avamposto per una o più future stazioni commerciali nell'Orbita terrestre bassa, quando la missione dell'Iss si concluderà negli anni 2020. Il settore privato ha risposto con entusiasmo". Bolden ha poi annunciato una conferenza a Pittsburgh: "Questa settimana - ha detto - molte delle principali aziende americane al top dell'innovazione si riuniranno al White House Frontiers Conference, a Pittsburgh, dove potranno esplorare ulteriormente, tra le altre cose, come gli investimenti americani nella scienza e nella tecnologia ci aiuteranno a raggiungere 'l'ultima frontiera', lo spazio.