Roma, 26 marzo 2024 – Come i vecchi tempi, per contrastare la minaccia russa la Nato punta alla deterrenza. Ha reso nuovamente pienamente operativo e ha potenziato il quartier generale SHAPE di Mons, in Belgio - che ora ha una sala operativa in bunker antinucleare con 85 operatori in servizio H24 - e ha schierato nei paesi dell’Europa dell’est la Allied responce force, prima su una base di 40 mila uomini che poi sono lievitati a 100 mila e che si conta a portare, se necessario e con breve preavviso, a 300 mila. Oggi ad est sono schierate - in Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia - 8 brigate della Allied responce force.
“Tutti gli otto gruppi tattici – dicono all’Alleanza - sono integrati nella struttura di comando della Nato per garantire la necessaria prontezza e reattività. I quattro gruppi tattici nord-orientali (in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia) sono sotto il comando della Nato attraverso il Quartier Generale del Corpo Multinazionale del Nord-Est a Stettino, in Polonia. Il Quartier Generale della Divisione Multinazionale Nord è stato attivato dalla Nato nell'ottobre 2020 e si sta muovendo verso la piena capacità operativa. I suoi elementi avanzati si trovano ad Adazi, in Lettonia, mentre il resto del quartier generale si trova a Karup, in Danimarca. I quartieri generali regionali, come il Quartier Generale della Divisione Multinazionale Centro a Székesfehérvár, in Ungheria, e il Quartier Generale della Divisione Multinazionale Sud-Est a Bucarest, in Romania, contribuiscono al funzionamento dei quattro gruppi tattici sud-orientali (in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia)”.
Il quadro delle forze
Nazione ospitante: Bulgaria
Nazione quadro: Italia
Nazioni contributrici: Albania, Grecia, Montenegro, Macedonia del Nord, Turchia e Stati Uniti.
Nazione ospitante: Estonia
Nazione quadro: Regno Unito
Nazioni contributrici: Francia e Islanda
Nazione ospitante: Ungheria
Nazione quadro: Ungheria
Nazioni contributrici: Croazia, Italia, Turchia e Stati Uniti
Nazione ospitante: Lettonia
Nazione quadro: Canada
Nazioni contributrici: Albania, Cechia, Islanda, Italia, Montenegro, Macedonia del Nord, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Spagna.
Nazione ospitante: Lituania
Nazione quadro: Germania
Paesi contributori: Belgio, Cechia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Stati Uniti.
Nazione ospitante: Polonia
Nazione quadro: Stati Uniti
Nazioni contributrici: Croazia, Romania e Regno Unito
Nazione ospitante: Romania
Nazione quadro: Francia
Nazioni contributrici: Belgio, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo e Stati Uniti.
Nazione ospitante: Slovacchia
Nazione quadro: Cechia
Nazioni contributrici: Germania e Slovenia
La maxi esercitazione
Per migliorare l’integrazione delle forze e mandare un chiaro messaggio ai russi, nel 2024 la Nato ha pianificato e sta effettuando l’esercitazione Steadfast Defender, la più grande dal 2018, che prevede la partecipazione di circa 90.000 soldati provenienti da tutti i 31 alleati e dalla Svezia, con più di 50 mezzi navali, tra cui portaerei, fregate, corvette e cacciatorpediniere più di 80 aerei, tra cui F35, FA18, Harrier, F15, elicotteri e veicoli aerei senza pilota forniti da Norvegia, Regno Unito, Stati Uniti, Finlandia, Spagna, Polonia e Ungheria e più di 1.100 veicoli da combattimento, tra cui 166 carri armati, 533 veicoli da combattimento di fanteria (IFV) e 417 veicoli corazzati per il trasporto di personale (APC).
“La prima parte, chiamata Transatlantic Reinforcement by Forces - dicono alla Nato - si è svolta da fine gennaio al 15 marzo ed è stata è un'esercitazione marittima dal vivo (LIVEX) condotta dal Joint Force Command Norfolk che addestrerà i quartieri generali provando il dispiegamento strategico di forze nell'Europa continentale. L'esercitazione comprenderà anche la dimostrazione della capacità della Nato di eseguire un assalto anfibio in un ambiente permissivo e/o non permissivo. La seconda parte, iniziata il 12 febbraio e che andrà avanti fino a fine maggio, è una dimostrazione multidominio delle capacità militari della Nato, nazionali e multinazionali in tutta l'Europa continentale guidata dal Joint Force Command Brunssum, in coordinamento con i responsabili nazionali delle esercitazioni. Un punto focale della Parte 2 sarà l'esercitazione della Very High Readiness Joint Task Force (VJTF) che si schiererà in Polonia, dove la VJTF sarà integrata nell'esercitazione Dragon24 polacca”. E il messaggio a Mosca è chiaro: non ci provate.