
Il principe ereditario Mohammed bin Salman (Ansa)
Riyad (Arabia Saudita), 8 marzo 2020 - Un nuovo passo nella transizione politica in Arabia Saudita sembra essersi compiuto con l’arresto di almeno quattro membri della famiglia reale, possibili ostacoli a quella che appare l’imminente salita al trono del principe ereditario Mohammed bin Salman, ’Mbs‘, figlio dell’anziano re Salman.
La stampa statunitense ha infatti riportato ieri l’arresto del fratello più giovane del sovrano, il principe Ahmad bin Abdelaziz, dell’ex principe ereditario Mohammed bin Nayef e di suo fratello, il principe Nawaf ben Nayef. Più un quarto non definito. Da Riyad non c’è nessuna conferma ufficiale. Solitamente le autorità saudite non commentano notizie trapelate da canali non ufficiali e relative agli equilibri interni di potere. Ma secondo le fonti citate dai giornali statunitensi i tre alti esponenti della casa reale sono accusati di tradimento. E rischiano la pena di morte. Con questa mossa il 34enne principe Mohammed bin Salman, da tre anni a capo di fatto della monarchia saudita, si avvicina al trono.
Non appena il padre Salman sarà dichiarato morto o incapace di continuare a tenere le redini formali del potere, Mohammed sarà incoronato re.
Mentre l’Arabia Saudita continua a essere impelagata nella guerra nel vicino Yemen contro insorti Houthi vicini al nemico iraniano, Salman non cessa di proporsi come un leader "riformatore", che intende traghettare il Paese in un’epoca post-petrolifera. Senza però abbandonare pratiche di repressione del dissenso interno. Due dei tre arrestati erano già caduti in disgrazia, ma rappresentavano ancora quelle frange della casa reale ostili al giovane delfino. Il principe Ahmad, 78 anni, è l’unico fratello di re Salman rimasto ancora in vita e con i titoli giusti per aspirare al trono.
Per decenni la corona era passata di mano tra i fratelli figli di Abdel Aziz, fondatore del regno. Ma Salman, 84 anni, diventato re nel 2015, ha rotto la tradizione indicando il figlio Mohammed come erede. Dopo l’esilio, il principe Ahmad era rientrato in patria, senza però alcun ruolo. L’altro arrestato eccellente è il principe Mohammed bin Nayef, 60 anni, già ministro dell’Interno cui vengono attribuiti i successi contro al Qaeda e descritto come il favorito di Washington per i suoi buoni contatti con l’intelligence americana. È stato principe ereditario fino al 2017, quando è uscito di scena per far spazio, suo malgrado, a ‘Mbs’.