Mercoledì 18 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Morta per sfuggire alle fiamme: "L’incendio era pianificato"

Un femminicidio la cui "crudeltà" ha scioccato gli inquirenti, convinti che ci sia stata "pianificazione". A colpire sono state anche...

Un femminicidio la cui "crudeltà" ha scioccato gli inquirenti, convinti che ci sia stata "pianificazione". A colpire sono state anche...

Un femminicidio la cui "crudeltà" ha scioccato gli inquirenti, convinti che ci sia stata "pianificazione". A colpire sono state anche...

Un femminicidio la cui "crudeltà" ha scioccato gli inquirenti, convinti che ci sia stata "pianificazione". A colpire sono state anche l’indifferenza e le "bugie" dell’uomo che avrebbe costruito una trappola di fuoco da cui la sua compagna ha cercato disperatamente di uscire viva. È in carcere ora Michael Pereira, 45 anni, fermato per omicidio volontario aggravato e incendio doloso per aver ucciso Sueli Leal Barbosa (foto), che si è lanciata dal suo appartamento per sfuggire al rogo.

Il 45enne, nato in Brasile, non ha "manifestato alcuna forma di dolore o ancor meno resipiscenza", scrive la pm Maura Ripamonti. E ha aggiustato "la sua versione" con "menzogne". Ha parlato della "caldaia difettosa" come possibile causa. Poi ha introdotto la versione della sigaretta gettata e un’improbabile tesi: le fiamme che si erano diffuse perché la donna usava alcol e ammoniaca per pulire. Si evidenzia invece che "dal sopralluogo" è emersa "la presenza di sostanze acceleranti la combustione". Il movente starebbe in "ragioni di risentimento" da parte di un uomo "violento". All’accusa di omicidio volontario aggravato, potrebbe sommarsi, oltre all’aggravante in valutazione della crudeltà, quella della premeditazione.