Ucraina news, missili su ferrovia a Dnipro. Biden: "No prove di Mariupol caduta"

Kadyrov: "Preso l'edificio delle acciaierie Azovstal". Il presidente Usa promette altre armi. Il premier britannico Johnson: "Putin come un coccodrillo". Servizi occidentali: "Allarme attacco hacker". L'esercito ucraino: "A Kherson vogliono far combattere i civili"

Roma, 21 aprile 2022 - È ruotata attorno a Mariupol la giornata 57 della Guerra in Ucraina.  Le ultime notizie arrivano in nottata, con la dichiarazione del capo della Cecenia Ramzan Kadyrov sul suo canale Telegram: "Mariupol è nostra!... La città è stata presa definitivamente e completamente". E ancora: "L'edificio amministrativo strategicamente importante dello stabilimento Azovstal è sotto controllo e tutto il territorio adiacente è stato sgomberato". Kadyrov spiega che quel che resta dei nazionalisti ucraini "è stato bloccato sotto uno spesso strato di cemento e acciaio all'interno dell'impianto".

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La giornata

In mattinata l'annuncio di Mosca: “Mariupol è sotto controllo russo".  E Putin che annulla l'assalto alle acciaierie Azovstal, ordinando di bloccare la zona in modo che "non voli una mosca". Ma il presidente Usa Joe Biden mette in dubbio che la città sia realmente caduta. "Non ci sono ancora prove", dice il numero uno della Casa Bianca. Entro 24-48 ore dagli Stati Uniti partiranno nuove armi dirette in Ucraina.  Intanto da un'altra città occupata, Kherson, arriva la notizia che l'esercito russo starebbe progettando di "mobilitare con la forza" la popolazione locale per farla combattere  al fianco di Mosca. Lo riferisce la Bbc, citando le milizie ucraine. La Russia oggi ha annunciato di aver colpito con attacchi aerei 64 obiettivi militari in Ucraina, compresi due depositi di armi. In serata un raid missilistico russo ha colpito e "completamente distrutto" la rete ferroviaria nella regione di Dnipro. Altri 14 siti militari sono stati colpiti da missili di alta precisione che hanno ucciso 120 "nazionalisti". Lo riporta la Tass. Nel frattempo, dalle immagini satellitari emerge una fossa comune a Manhush, alle porte di Mariupol. Secondo gli ucraini lì sarebbero sepolti dai 3mila ai 9mila corpi, tutte vittime della città portuale. Zelensky gelido sui negoziati: "Non andrò a Mosca, è fuori questione". 

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Sommario

Putin su Mariupol: "Vita salva a chi si arrende"

Mariupol è la città scelta da Vladimir Putin per la parata del 9 maggio, data in cui la Russia celebra l’anniversario della vittoria contro i nazisti nella Seconda guerra mondiale e che a suo tempo era stata indicata ai soldati russi come possibile fine del conflitto.  La parata si terrà nella città portuale, nonostante un contingente armato ucraino resti barricato dentro gli stabilimenti di Azovstal.  “Offrite ancora una volta di consegnare le armi, a chi ancora non lo ha fatto. La parte russa gli garantisce salva la vita e un trattamento adeguato alle leggi internazionali”. Così il presidente russo Vladimir Putin al ministro della Difesa russo Sergei Shoigu.  Escluso dunque un assalto. “Non c’è bisogno di arrampicarsi in queste catacombe, strisciare sottoterra lungo queste strutture industriali” ha detto. “Bloccate questa zona industriale in modo che non voli una mosca attraverso” ha aggiunto. Secondo Shoigu “durante l’operazione di liberazione” della città di Mariupol “sono stati eliminati più di 4.000” soldati ucraini, “1.478 si sono arresi. Un gruppo composto da più di 2.000 è barricato nello stabilimento di Azovstal”, ha detto il ministro a Putin. 

La storia dell'acciaieria Azovstal

Un labirinto di cunicoli, un dedalo di passaggi insidioso come un bunker. Anche per questo il presidente russo ha ordinato al suo ministro di fermarsi. Rischiava un massacro anche dei suoi, quei soldati già così poco motivati. L'acciaieria è su un'area di 11mila metri quadrati, un impianto realizzato dai russi nel 1930, fondata dal presidio del Soviet supremo dell'Urss. Insomma, un'insidia che Mosca conosce fin troppo bene.

"Kherson civili costretti a combattere"

Secondo l'esercito ucraino, nella città meridionale di Kherson le truppe russe stanno progettando di "mobilitare con la forza" la popolazione locale per farla combattere al fianco di Mosca. Lo riferisce la Bbc. Kherson, con una popolazione di 283.000 abitanti, è una delle città ucraine occupata dalle forze russe dopo l'invasione. "Gli invasori russi progettano di organizzare la mobilitazione forzata della popolazione per la guerra contro l'Ucraina", hanno scritto questa mattina i militari ucraini sui social media. In un villaggio, i rappresentanti russi hanno tenuto una riunione con la gente del posto dove hanno dichiarato che non ci saranno più "corridoi verdi" per i civili e hanno vietato alla gente di andarsene, hanno aggiunto. «Allo stesso tempo, gli occupanti russi hanno fissato l'obiettivo di fermare completamente il sostegno umanitario della regione da parte delle autorità ucraine", hanno spiegato.

Zelensky

"Sono molto lieto di dire, con cauto ottimismo, che i nostri partner hanno iniziato a capire meglio le nostre esigenze. A capire di cosa abbiamo esattamente bisogno. E di quando esattamente ne abbiamo bisogno: non tra settimane o tra un mese, ma immediatamente, in questo momento, mentre la Russia sta cercando di intensificare i suoi attacchi", ha dichiarato nel suo ultimo videomessaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in merito all’invio di armi a Kiev da parte dell’Occidente. "Stiamo facendo più del massimo per garantire la fornitura di armi al nostro esercito. Ogni giorno tutti i nostri diplomatici, tutti i nostri rappresentanti e io personalmente lavoriamo 24 ore su 24, sette giorni su sette e attraverso tutti i canali possibili, ufficiali e non, per accelerare la consegna degli aiuti", ha affermato Zelensky citato dall’agenzia Ukrinform. 

Allarme attacchi hacker

L’Alleanza “Five eyes”, costituita da Stati uniti, Regno unito, Nuova Zelanda, Australia e Canada, ha avvertito che i servizi di intelligence dei cinque Paesi hanno informazioni sul fatto che la Russia possa prepararsi a lanciare massicci attacchi informatici contro gli alleati dell’Ucraina. Mosca potrebbe utilizzare i gruppi di criminali informatici per lanciare attacchi contro Stati, istituzioni e imprese. Sempre più dati di intelligence riferiscono che la Russia “sta esplorando opzioni per potenziali attacchi informatici”, hanno affermato in una dichiarazione congiunta i “Five eyes”. “L’invasione russa dell’Ucraina potrebbe esporre le organizzazioni sia nella regione che in tutto il mondo ad attività informatiche dannose. Questa attività potrebbe rispondere al costo economico senza precedenti imposto alla Russia e al supporto materiale fornito (all’Ucraina) dagli Stati Uniti, dai suoi alleati e partner”. Nel testo si sottolinea che “alcuni criminali informatici hanno recentemente promesso pubblicamente fedeltà al governo russo”

L’America di Biden

Tra i partner strategici dell'Ucraina c'è sicuramente l'America di Joe Biden. Il presidente americano annuncia oggi l’invio di ulteriori aiuti militari all’Ucraina. "Partiranno in 24-48 ore", dicono fonti della Difesa Americana al Washington Post. Il nuovo pacchetto dovrebbe contenere misure simili a quelle previste nello stanziamento di 800 milioni di dollari della settimana scorsa: ulteriore artiglieria pesante e munizioni per le forze ucraine per contrastare l’offensiva nel Donbass. Si parla di 72 cannoni howitzer da 155 mm, un aumento significativo rispetto ai 18 già inviati, 144.000 colpi d'artiglieria e 121 droni Phoenix Ghost. “Non so voi, ma sono stato diverse volte in Ucraina prima della guerra... Sapevo che erano forti e orgogliosi ma vi dico che sono ancora più forti e orgogliosi di quanto avessi pensato”, ha detto Biden ai comandanti delle forze armate americane aggiungendo di essere “entusiasta di cosa stiamo facendo con il nostro aiuto”. 

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Il G7

Intanto i ministri delle finanze del G7 hanno annunciato un impegno, con la comunità internazionale, per un ulteriore sostegno all’Ucraina da più di 24 miliardi di dollari per il 2022 e oltre, aggiungendo che sono pronti a fare ancora di più se necessario. I ministri si sono inoltre rammaricati della partecipazione della Russia ai forum internazionali in corso a Washington, compreso il G20, l’Fmi e la Banca mondiale: "Le organizzazioni internazionali e i forum multilaterali non dovrebbero più condurre le loro attività con la Russia in modo normale", si legge nel loro comunicato. Ieri, quando aveva preso la parola il ministro delle finanze di Mosca, Anton Siluanov,  il segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen e il suo omologo ucraino Serhiy Marchenko si erano alzati e avevano lasciato la sala.

La Cina di Xi

Sul fronte opposto, il presidente cinese Xi Jinping ha ribadito l’opposizione della Cina a sanzioni unilaterali, facendo riferimento alle mosse occidentali contro la Russia, e ha denunciato il “disaccoppiamento” e le tattiche di pressione come l’interruzione delle catene di approvvigionamento, che per il capo di stato cinese non funzionano. “I fatti hanno dimostrato ancora una volta che la mentalità della Guerra Fredda sta solo minando le basi della pace globale, l’egemonismo e la politica della forza brutale stanno solo mettendo in pericolo la pace globale e il confronto tra blocchi sta solo esacerbando le sfide alla sicurezza del 21esimo secolo”, ha detto Xi all’Asian Economic Forum, come riporta la Central China Television.