Mercoledì 7 Maggio 2025
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

Le vittime innocenti del raid . Hamas: "Oltre 200 civili uccisi" . Inferno nel campo profughi

Per liberare i prigionieri i militari hanno aperto il fuoco anche contro gli edifici che ospitavano gli sfollati. La replica di Tel Aviv: anziani e bambini usati come scudi umani. Abu Mazen chiede l’intervento dell’Onu.

Le vittime innocenti del raid . Hamas: "Oltre 200 civili uccisi" . Inferno nel campo profughi

È stato un inferno. Prima 55, poi 107, quindi 210 morti e oltre 400 feriti. Il conto delle vittime negli attacchi israeliani che hanno consentito i blitz per la liberazione degli ostaggi, fatto prima dagli ospedali e poi dal governo di Hamas, è cresciuto di ora in ora. Probabilmente il numero è stato esagerato, forse anche raddoppiato, per ragioni propagandistiche, come ha sempre fatto Hamas. E tra le vittime ci sono certamente decine di terroristi delle brigate al Aqsa che custodivano gli ostaggi. Ma la maggioranza dei morti è costituita da civili che si trovavano nel campo profughi al Nuseirat. "L’ospedale di Al-Aqsa – ha detto ad Al Jazeera la dottoressa Tanya Haj-Hassan, medico di terapia intensiva pediatrica a Gaza con Medici Senza Frontiere – è un bagno di sangue. Sembra un mattatoio. Ho visto pazienti sdraiati ovunque in pozze di sangue. I loro arti spazzati via. Ecco com’è un massacro. Significa che i genitori corrono portando i loro figli che hanno il sangue che scorre dalla loro testa, cercando di trovare un medico per curarli. Ma nei nostri ospedali ci sono così tanti pazienti che la domanda è di gran lunga superiore alla capacità sanitaria di prendersi cura di loro". Molte altre voci palestinesi raccontano la stessa identica storia.

"È stato come un film horror, è stato un vero e proprio massacro. Droni e aerei da guerra israeliani – ha raccontato Ziad, 45 anni, un paramedico e residente di al-Nuseirat, che all’agenzia Reuters ha dato solo il suo nome – hanno sparato tutta la notte contro le case delle persone e contro le persone che hanno cercato di fuggire dalla zona. Il bombardamento si è concentrato intorno a un mercato locale e alla moschea di Al-Awda. Per liberare quattro persone Israele ha ucciso decine di civili innocenti".

Ovviamente le fonti palestinesi glissano sul fatto che Hamas deliberatamente nascondeva gli ostaggi in un campo pieno di civili, trattando così la popolazione come scudo umano. Ma tant’è: tutti vogliono ancora vincere, la pace è accettabile solo se è sconfitta militare e politica dell’avversario. Il presidente palestinese Abu Mazen ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul "sanguinoso massacro compiuto dalle forze israeliane nel campo profughi di Nuseirat" e probabilmente l’otterrà. Ma la vera battaglia sarà su una risoluzione al Consiglio di Sicurezza che, sostenendo la bozza di accordo, punta a un cessate il fuoco a Gaza e alla liberazione degli ostaggi, una risoluzione alla quale stanno lavorando gli Stati Uniti ma che Israele e Hamas avversano.

La verità è che tutti i morti di ieri, tutta l’indignazione, rischiano di non spostare di una virgola la tragica situazione a Gaza. Dove i civili sono da otto mesi e rimarranno per chissà quanto tempo ancora intrappolati in una zona di guerra. E quindi a rischio fame, malattie e morte.