Sabato 17 Maggio 2025
ALEX LUNG
Esteri

Chi è entrato Papa in Conclave ed è uscito cardinale. Da Giuseppe Siri a Carlo Maria Martini

Sono più comuni i conclavi dall'esito 'a sorpresa' che quelli scontati. Nel 2013, persino la Conferenza episcopale italiana si congratulò per sbaglio con l'arcivescovo di Milano

Chi è entrato Papa in Conclave ed è uscito cardinale. Da Giuseppe Siri a Carlo Maria Martini

Roma, 7 maggio 2025 - Chi entra in conclave da papa ne esce cardinale. Questo modo di dire viene recuperato per ogni elezione del pontefice e ha effettivamente un fondo di verità. Molto spesso i 'papabili' individuati dai media non sono evidentemente quelli del collegio cardinalizio e sono più frequenti le elezioni inaspettate che quelle pronosticate. Basti pensare all'ultimo conclave: nessuno si aspettava che a salire al soglio di Pietro sarebbe stato Jorge Mario Bergoglio, nonostante in molti abbiano sostenuto che nel 2005 fosse stato il secondo cardinale più votato dopo Ratzinger. Ma chi sono i papabili mai diventati papa, e come mai non sono stati eletti?

lI cardinale Carlo Maria Martini (1927-2012) in una foto d'archivio (Ansa)
lI cardinale Carlo Maria Martini (1927-2012) in una foto d'archivio (Ansa)

Il Conclave del 1958

Dopo il lungo pontificato di Pio XII (1939-1958) fu evidente la preferenza dei cardinali verso un papa anziano, di transizione. Ciononostante, fu difficile per i non addetti ai lavori risalire a colui che sarebbe diventato pontefice, ovvero Angelo Giuseppe Roncalli, l'amatissimo 'papa buono' Giovanni XXIII. I nomi su cui si speculò furono l'ultraconservatore Alfredo Ottaviani, il progressista arcivescovo di Bologna Giacomo Lercaro, quello di Palermo Ernesto Ruffini e il napoletano Marcello Mammi.

Approfondisci:

Prima fumata nera al Conclave 2025: quali sono state le elezioni-lampo del nuovo Papa

Prima fumata nera al Conclave 2025: quali sono state le elezioni-lampo del nuovo Papa

Ma dai resoconti emersi, nessuno di loro si avvicinò al soglio di Pietro. A contendersi il papato furono, per l'appunto, Roncalli e il patriarca della Chiesa armena Krikor Bedros XV Aghagianian. Lo stesso Giovanni XXIII ricorderà: "I nostri nomi (durante lo spoglio dei voti, ndr) si avvicendavano or su, or giù, come i ceci nell’acqua bollente". Ma alla fine, per avere in Vaticano un pontefice straniero, bisognerà attendere altri venti anni con l'elezione di Karol Wojtyla.

Approfondisci:

Fumata bianca e nera: come si fanno. La stufa, il cattivo presagio del 1978 e le ultime tecnologie

Fumata bianca e nera: come si fanno. La stufa, il cattivo presagio del 1978 e le ultime tecnologie

Giuseppe Siri

Se c'è un papa uscito sempre come cardinale da ogni conclave a cui ha partecipato, è certamente Giuseppe Siri. Un 'enfant prodige' della Chiesa - divenne arcivescovo di Genova ad appena 40 anni - fu proprio questa sua caratteristica ad allontanarlo dal trono di San Pietro per la prima volta. Nel 1958, come già detto, i cardinali preferirono un papa anziano, mentre lui era appena 52enne. Cardinale conservatore, nel 1963 il suo nome non fu ritenuto 'quello giusto' per portare a termine le riforme promosse da Giovanni XXIII. In ogni caso, pare che entrambe le volte Siri avesse rifiutato una candidatura.

Il suo momento sarebbe dovuto essere nei due conclavi del 1978. In quello di agosto fu preferito, in modo bipartisan, il nome di Albino Luciani (Giovanni Paolo I), ritenuto avere una personalità meno 'estrema' rispetto a Siri. In quello di due mesi più tardi, che vide eletto Karol Wojtyla, divenne evidente nel corso delle votazioni che nessun riformista avrebbe fatto confluire i suoi voti su di un cardinale così conservatore.

Approfondisci:

Novemila volte Parolin: chi sono i cardinali più citati sui media

Novemila volte Parolin: chi sono i cardinali più citati sui media

Carlo Maria Martini

Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, fu per anni un punto di riferimento per l'area progressista della Chiesa cattolica. Sebbene tutti si aspettassero l'elezione di Joseph Ratzinger al conclave del 2005, i media ritennero Martini il 'candidato' dei riformisti.

Così non fu. Secondo tutte le ricostruzioni, la 'candidatura' di Martini fu un vero flop, e ben presto i voti dei progressisti confluirono sull'energico arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio. Inoltre, il 78enne Martini soffriva da anni di Parkinson, la stessa malattia che aveva tormentato Giovanni Paolo II negli ultimi anni del suo pontificato.

Approfondisci:

Fantapapa, meme e fotomontaggi. I cardinali diventano star dei social

Fantapapa, meme e fotomontaggi. I cardinali diventano star dei social

Angelo Scola

L'inaspettato conclave del 2013, successivo alle dimissioni di Benedetto XVI, vide una lunga lista di papabili: dal canadese Marc Ouellet, all'americano Sean Patrick O' Malley, passando dal ghanese Peter Turkson. Tuttavia, quasi l'intero mondo si aspettava l'elezione dell'arcivescovo di Milano, Angelo Scola.

E invece, a salire sul soglio di Pietro sarebbe stato Bergoglio. Secondo alcune ricostruzioni, Scola fu il più votato per diversi scrutini, ma la sua candidatura fallì per la rivalità della curia romana con la chiesa milanese e per il 'boicottaggio' dei cardinali americani. Questi ultimi mal tolleravano la vicinanza dell'arcivescovo al movimento ecclesiale conservatore Comunione e liberazione.

Fa sorridere che, a pochi minuti dalla fumata bianca, la Conferenza episcopale italiana pubblicò per errore un comunicato stampa nel quale si congratulava con Scola per l'elezione. Insomma, perfino gli alti prelati italiani avevano puntato sul papabile sbagliato.