Roma, 20 aprile 2024 - Resta un mistero il bombardamento di stanotte di una base militare in Iraq che ospita truppe dell'esercito iraniano, ed ex paramilitari di Hachd al-Shaabi, le Forze di Mobilitazione Popolare sciite. Il gruppo finanziato da Teheran ha subito risposto con un drone lanciato contro la città israeliana di Eliat, al confine con la Giordania. Intanto a Tel Aviv migliaia di persone hanno manifestato contro il governo e per il ritorno degli ostaggi. In serata la Camera Usa ha approvato aiuti per 26 miliardi di dollari.
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Gli aiuti a Israele approvati dalla Camera Usa consistono in 26 miliardi di dollari, di cui 9 per gli aiuti umanitari a Gaza. Oltre cinque miliardi sono destinati alla difesa aerea, dall'Iron Dome al David's Sling e all'Iron Beam.
“Il Congresso degli Stati Uniti ha appena approvato a stragrande maggioranza un disegno di legge sugli aiuti molto apprezzato che dimostra un forte sostegno bipartisan a Israele e difende la civiltà occidentale. Grazie amici, grazie America!”. Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, commentando l’approvazione da parte della Camera dei Rappresentanti Usa di un nuovo pacchetto di aiuti militari per Israele.
Migliaia di manifestanti si sono radunati in centro a Tel Aviv per protestare contro il governo, chiedendo elezioni anticipate e un accordo per il ritorno degli ostaggi in mano ad Hamas a Gaza. Molti di coloro che si sono riuniti a ‘Democracy Square’, come è stato ribattezzato un tratto di Kaplan Street in onore delle proteste anti-governative, sventolano bandiere bianche e blu e cartelli contro il primo ministro Benjamin Netanyahu. La polizia ha transennato alcune strade nei dintorni così come gli incroci con la vicina autostrada Ayalon per impedire ai manifestanti di bloccare il traffico come hanno fatto più e più volte in precedenza. La protesta è stata organizzata dal movimento ‘Israeli Change Generation’ che chiede il rilascio degli ostaggi e una nuova leadership israeliana. “Questa settimana celebreremo la festa della Pasqua ebraica che ci ricorda il pericolo di un leader il cui cuore si è indurito. A Netanyahu diciamo: lascia libero il nostro popolo, vogliamo una nuova leadership responsabile”, ha affermato Josh Drill, uno dei leader. Nelle vicinanze si sta svolgendo una manifestazione guidata dalle famiglie degli ostaggi e si prevede che le due proteste convergano e proseguano insieme.
Le famiglie degli ostaggi in mano ad Hamas a Gaza organizzeranno la loro manifestazione settimanale a Tel Aviv questa sera, mentre si attendono proteste contro il governo di Benjamin Netanyahu anche a livello nazionale. A riferirne è il Times of Israel, precisando che i familiari degli ostaggi hanno organizzato la manifestazione che inizierà alle 20 locali in Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv. Una protesta separata organizzata per chiedere elezioni anticipate è stata programmata per le 19:30 sempre a Tel Aviv. Migliaia di persone sono attese in piazza in altre 55 località in tutto il paese, secondo gli organizzatori.
"Israele alla fine pagherà inevitabilmente il prezzo dell’oppressione che infligge ai palestinesi”. A dichiararlo, nel corso del suo incontro a Istanbul con il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato da Anadolu.
Questa sera la Camera Usa vota quattro distinti disegni di legge per gli aiuti: per l'Ucraina 60 miliardi di dollari, per Israele 26, di cui 9 per aiuti umanitari e per Taiwan 8 miliardi, infine l'ultimo disegno di legge è per bandire TikTok, se l'app cinese non verrà venduta, utilizzare gli asset russi congelati e imporre nuove sanzioni a Mosca, Teheran e Pechino. In caso di approvazione il presidente Joe Biden ha già pronta la penna per dare il via agli aiuti agli alleati. Si stima, se ci sarà il via libera, che i primi aiuti a Kiev potrebbero arrivare già la prossima settimana.
E' in corso il faccia faccia tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il capo dell'Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, presso l'Ufficio della Presidenza ad Istanbul.
L'Idf sta compiendo da oltre 40 ore un'operazione antiterrorismo nel campo profughi di Nur Shams in Cisgiordania. Uccisi almeno 10 uomini armati e arrestati otto palestinesi ricercati, fa sapere il Times of Israel. Le truppe israeliane hanno anche scoperto e distrutto un laboratorio per la fabbricazione di bombe e hanno sequestrato armi da fuoco.
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha detto alla Nbc che "quello che è successo a Isfahan venerdì mattina non è stato un attacco... Le armi erano più simili a giocattoli con cui giocano i nostri bambini, non a droni". Già ieri un membro della Commissione parlamentare per la sicurezza nazionale iraniana, Shahriar Heidari, aveva definito "mini droni" abbattuti dai caccia iraniani durante l'attacco.
I caccia israeliani hanno aumentato gli attacchi contro la città palestinese di Rafah. I raid notturni hanno preso di mira la parte orientale della città, area densamente popolata con molte famiglie sfollate, dove sono morti almeno dieci palestinesi.
Le forze aeree israeliane nelle ultime 24 ore hanno bombardato "decine di obiettivi terroristici" nel nord della Striscia di Gaza, nella zona di Beit Hanoun. Da quella zona erano partiti attacchi contro la città israeliana di Sderot. L'esercito ha anche riferito di avre eliminato un terrorista nel centro di Gaza.
Secondo fonti della sicurezza irachena non c'erano droni o caccia nello spazio aereo sopra la base delle Forze di mobilitazione popolare in Iraq prima o durante l'esplosione di questa notte.
Fonti della sicurezza irachena affermano che sarebbero almeno due le vittime dell'attacco portato in Iraq contro una base militare filo-iraniana. La base di Kalso si trova alla periferia di Babel, circa 80 chilometri a sud di Baghdad. Sui social alcuni video mostrano danni limitati al campo militare.
Funzionari arabi hanno riferito al Wall Street Journal che i capi politici di Hamas stanno valutando se spostare la loro base operativa fuori dal Qatar per via della pressione di Doha perché il gruppo palestinese conduca negoziati, anche indiretti, di tregua con Israele. Il WSJ sostiene che i leader di Hamas hanno subito minacce di espulsione se non accetteranno un accordo sugli ostaggi.
Vertice oggi a Istanbul tra il leader politico di Hamas Imsail Haniyeh e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sul clima sempre più teso in Medio Oriente, dopo la risposta di Israele all'Iran e su una nuova offensiva israeliana a Rafah.