Giovedì 16 Maggio 2024

Israele, Bennett: "Pronto a governo di unità nazionale con Lapid". La furia di Netanyahu

Il leader di Yamina, destra nazionalista, si allea con il partito di centro Yesh Atid, lasciando fuori il Likud

Yair Lapid e Naftali Bennett (Ansa)

Yair Lapid e Naftali Bennett (Ansa)

Tel Aviv,  30 maggio 2021 - Caos politico in Israele, il leader di Yamina, Naftali Bennett, ha annunciato di essere pronto a fare "un governo di unità nazionale con Lapid (partito di centro Yesh Atid, ndr), per far uscire il Paese dalla voragine", e tagliando fuori così il primo ministro Benjamin Netanyahu. Mancano tre giorni alla scadenza del mandato esplorativo conferito dal presidente Rivlin al leader centrista Yair Lapid, dopo le elezioni del 2 marzo, e il centro destra si sta organizzando senza il leader del Likud: "Quattro tornate elettorali - ha spiegato Bennett - hanno indebolito il Paese. Si tratta di una crisi politica senza eguali nel mondo. Stiamo smontando l'edificio dello Stato e rischia di crollare tutto".

Netanyahu ha contrattaccato accusando Bennett di commettere "la frode del secolo". Il premier ha detto di aver fatto offerte "incredibili" al partito di Bennett, per impedire un "pericoloso governo di sinistra", ma Bennett, secondo il primo ministro, "si preoccupa solo di se stesso". 

Anche il leader del partito di destra israeliano Yamina ha accusato il premier di inseguire i propri interessi: "Chi dice che c'è un governo di destra a portata di mano, si sbaglia. Non c'è. Non esiste un governo di destra di Netanyahu. Chi lo dice mente. Anche stamane c'è stato un altro tentativo (Il Likud oggi ha tentato un ultimo appello chiedendo sia a Bennett sia a Gideon Saar, ex del pèartito del premier e ora leader di 'Nuova speranza', di non unirsi a Lapid. Appello che tuttavia è stato respinto). Io sarei stato possibilista ma non c'era la maggioranza. Netanyahu intende trascinare tutto il campo nazionalista verso la propria Masada personale". E ha aggiunto "Quello con Lapid non solo non è un governo di sinistra come dice Netanyahu, ma sarà anzi più spostato a destra di quello attuale. Non faremo ritiri e non consegneremo territori".

L'accordo però non c'è ancora: i negoziatori di Yesh Atid e Yamina hanno fatto sapere che si incontreranno di nuovo per cercare di arrivare a una ufficialità entro la scadenza del mandato dato a Lapid.

Ma dentro a Yamina non sono tutti favorevoli a un governo allargato: Amichai Chikli ha già fatto sapere di essere contrario a un governo allargato. E anche Nir Orbach potrebbe sfilarsi, secondo la stampa israeliana, mettendo in difficoltà il nuovo esecutivo.