Martedì 30 Aprile 2024

Iran, ok all'accordo sul nucleare. Ue e Stati Uniti revocano le sanzioni

Mogherini: "Accordo storico, forte e giusto"

Federica Mogherini e il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif

Federica Mogherini e il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif

Roma, 16 gennaio 2016 - Sanzioni economiche revocate nei confronti dell'Iran: l'annuncio ufficiale arriva dalla responsabile della diplomazia di Bruxelles Federica Mogherini che parla a Vienna in serata in una conferenza stampa congiunta con il ministro iraniano degli esteri Javad Zarif. Poco prima era arrivato l'ok all'entrata in vigore dello storico accordo sul nucleare iraniano da parte dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica secondo cui Teheran ha rispettato gli impegni presi nel settore nucleare con sei potenze mondiali lo scorso 14 luglio a Ginevra. I sei sono i cinque permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu (Usa, Gb, Francia, Russia e Cina) più la Germania. Un via libera a cui pochi minuto dopo sono seguiti gli annunci da parte dell'Unione Europea, Stati Uniti e Onu di stop alle sanzioni internazionali che erano state prese contro il programma nucleare del Paese degli ayatollah.

Un accordo che la Mogherini ha definito "storico, forte e giusto e che risponde alle esigenze di tutte le parti; la sua corretta attuazione rappresenterà un contributo chiave per migliorare la pace, la sicurezza e la stabilità regionale ed internazionale". Secondo il commissario europeo "questo risultato dimostra chiaramente che la volontà politica, e attraverso la diplomazia, noi possiamo risolvere i più difficili problemi e trovare soluzioni pratiche che possono essere attuate efficacemente. Questo è un incoraggiante e forte messaggio che la comunità internazionale deve tenere a mente nei nostri sforzi per rendere il mondo un posto più sicuro". "E' un bel giorno per l'Iran, la regione e il mondo", ha commentato il ministro Zarif. Ma non tutti festeggiano. Resta preoccupata Israele: "anche dopo aver firmato l'accordo sul nucleare, l' Iran non ha abbandonato le sue ambizioni di acquisire l'arma nucleare e continua a lavorare per destabilizzare il Medio Oriente mentre esporta terrorismo in tutto il mondo, in violazione con i suoi obblighi internazionali", accusa il premier israeliano Benyamin Netanyahu.

Se dopo l'annuncio negli Stati Uniti il presidente Barack Obama ha firmato l'ordine esecutivo, il clima di distensione fra Washington e Teheran era già partito questa mattina, con lo scambio di prigionieri dei due Paesi e liberazione di cinque cittadini statunitensi, tra cui Jason Rezaian, giornalista del Washington Post. "Continueremo su questa strada in molti Paesi. Oggi possiamo dire di avere un mondo più sicuro - ha detto il segretario di Stato americano John Kerry sempre a Vienna ma da una conferenza stampa separata - Verificheremo l'accordo negli anni seguenti. Abbiamo dimostrato che è sempre meglio seguire la diplomazia e questo è un imperativo".