Sabato 15 Giugno 2024

"A Bruxelles preparano l’entrata in guerra dell’Europa”

Il primo ministro ungherese Viktor Orban afferma che sono in corso i preparativi da parte dei gruppi di lavoro su come la Nato possa partecipare alla guerra Russia-Ucraina

Roma, 24 maggio 2024 - Russia e Bielorussia mostrano i muscoli con le esercitazioni nucleari nel territorio di Minsk. Ieri il presidente bielorusso Lukashenko ha nominato un nuovo capo di Stato maggiore: il generale Pavel Muraveyka, noto per aver minacciato pubblicamente i Paesi confinanti membri della Nato, Polonia e Lituania. Mosca intanto ha rimosso 25 boe luminose posizionate dall'Estonia sul fiume Narva per delimitare il confine con la Russia. Una escalation di provocazioni.

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Il premier ungherese Viktor Orban (foto Ansa)
Il premier ungherese Viktor Orban (foto Ansa)

E nelle stesse ore il primo ministro Viktor Orban dichiara che a Bruxelles sono in corso i preparativi per l'entrata in guerra dell'Europa. "Ciò che sta accadendo oggi a Bruxelles e Washington, o attualmente più a Bruxelles, sta creando l'atmosfera per un eventuale conflitto militare, che potremmo anche descrivere come una preparazione all'entrata in guerra dell'Europa", ha affermato citato dall'agenzia ungherese Mti. Il premier ha aggiunto che a Bruxelles sono in corso i preparativi da parte dei gruppi di lavoro su come la Nato possa partecipare alla guerra Russia-Ucraina.

Oggi l'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Joseph Borrell, ha detto: "Trump sulle spese militari ci ha svegliato e aveva ragione, l'ha detto in maniera dura ma aveva ragione. Noi spendiamo 1,5-1,6% del Pil europeo mentre la Russia spende 6,5% e Usa 3,5% quindi siamo molti lontani dallo sforzo necessario per avere forza nella difesa. Ma ripeto: ad oggi non c'è una alternativa alla Nato e per molto tempo abbiamo parlato di un dilemma falso". E ha sottolineato: "Abbiamo bisogno della Nato e di una strategia autonomia, entrambe le cose: del contributo della Nato e al suo interno bisogna costruire un pilastro forte per la difesa europea, non si tratta di scegliere una cosa o l'altra ma entrambe".

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Sempre in queste ore i ministri degli Interni di Lettonia, Lituania, Estonia, Finlandia, Norvegia e Polonia si sono incontrati oggi a Riga per discutere delle modalità per sviluppare ulteriormente e in modo efficace la protezione civile nei rispetti Paesi. "Tutta la regione si trova ad affrontare minacce simili coordinate da Russia e Bielorussia: strumentalizzazione della migrazione, attacchi informatici, disinformazione, sabotaggio di infrastrutture critiche e altre minacce ibride", ha detto la ministra degli Interni lituana, Agne Bilotaite. "Questo rende necessario coordinare la protezione civile a livello regionale per poter affrontare al meglio eventuali emergenze". I ministri hanno condiviso l'obiettivo di esplorare le possibilità di finanziare misure congiunte di rafforzamento delle capacità di resilienza e di risposta a possibili pericoli attingendo alle fonti di finanziamento dell'Unione europea e di organizzare esercitazioni congiunte di evacuazione di massa a livello regionale. I ministri hanno inoltre discusso della possibile costituzione di un sistema aereo permanente di protezione dell'intera frontiera orientale della Nato attraverso l'utilizzo di un "muro di droni".