Roma, 6 febbraio 2024 - Kiev ha inviato alcune unità delle sue forze speciali in Sudan per contrastare le milizie russe Wagner. I commando ucraini devono sostenere l'esercito del paese contro i ribelli delle Forze di Supporto Rapido, aiutati dai paramilitari di Mosca. A settembre il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, ha incontrato il capo dell'esercito sudanese, Abdel Fattah al-Burhan, all'aeroporto irlandese di Shannon. In quell'occasione il leader ucraino parlò di "sfide comuni alla sicurezza, vale a dire delle attività dei gruppi armati illegali finanziati dalla Russia". La strategia di Kiev è quella di colpire la Russia anche negli interessi internazionali, ottenendo vittorie anche solo simboliche, ma che mettano pressione su Mosca.
Il Kyiv Post ha pubblicato un filmato che mostra le forze speciali del gruppo di combattimento Timur, parte della Direzione dell'intelligence militare ucraina (Gur), interrogare un prigioniero russo e due militari africani. A domanda il russo afferma di far parte della 'Compagnia militare privata Wagner' e di essere arrivato in Sudan dalla Repubblica centrafricana, dove si trova la base dei miliziani russi, "per rovesciare il governo locale" con un battaglione di circa 100 unità. Sempre il giornale ucraino ha ricordato che nel maggio 2023 Kyrylo Budanov, capo del Gur, giurò di "distruggere i criminali di guerra russi ovunque nel mondo, ovunque si trovino".
Intanto proprio oggi le autorità del Sudan hanno annunciato di aver sventato un tentativo di golpe a Khartoum. Grazie all'attività investigativa dell'intelligence militare sono stati arrestati diversi ufficiali accusati di aver pianificato un colpo di stato. Ma non è ancora chiaro se dietro al golpe ci siano le di Supporto Rapido, certo è che la stabilità del Paese, con un conflitto che ha provocato migliaia di morti tra i civili e milioni di sfollati, è sempre più precaria.
Già in passato sui social erano passati video che mostravano la presenza delle forze di Kiev in Sudan come attacchi con droni 'in stile ucraino' contro le Forze di Supporto Rapido, e il filmato di un presunto cecchino ucraino. Gli scontri tra l'esercito sudanese (SAF) e le RSF, prima alleati, sono iniziati il 15 aprile scorso.