Il Cairo, 19 novembre 2014 - Spionaggio per Hamas e Hezbollah, è questa l'accusa che ha spinto la procura generale egiziana a chiedere la condanna a morte per l'ex presidente deposto Mohammed Morsi e altri 35 membri del Fratelli musulmani. Lo si apprende da fonti giudiziarie.
Stando alle accuse della procura - sulla base delle indagini condotte dopo l'estromissione dell'ex presidente da parte dei militari - la confraternita sarebbe stata pronta a dichiarare il Sinai "emirato islamico" se alle presidenziali del 2012 avesse vinto l'avversario di Morsi, Ahmed Shafiq, ex premier di Hosni Mubarak. Avversario che invece alle urne era stato sconfitto dall'esponente islamico.