Domenica 5 Maggio 2024

Guerra dei dazi, Cina risponde a Trump. I prodotti colpiti

Tariffe su 128 prodotti statunitensi per 3 miliardi di dollari. Il conflitto potrebbe inasprirsi: Trump pronto a una nuova stretta. Coldiretti: "Vantaggi per il vino italiano"

Dazi, Cina risponde a Trump (Ansa)

Dazi, Cina risponde a Trump (Ansa)

Roma, 2 aprile 2018 - Arriva la risposta della Cina nella guerra dei dazi lanciata dagli Usa. E dal botta e risposta, sorprendentemente, potrebbe avvantaggiarsi anche il vino italiano. Pechino stanotte ha annunciato l'operatività, da subito, dei dazi su 128 beni importati dagli Stati Uniti, tra cui carne di maiale e frutta, per un valore totale di 3 miliardi di dollari. E' la risposta, attesa, alla "mossa protezionistica" decisa dal presidente americano Donald Trump su su acciaio e alluminio. Lo riporta una nota del ministero del Commercio, in cui si sollecita Washington "a revocare le misure protettive che violano le regole del Wto" e a "riportare i rapporti bilaterali sui relativi prodotti alla normalità".

I PRODOTTI COLPITI - I provvedimenti Usa vengono definiti "un abuso delle clausole di sicurezza" dell'organizzazione mondiale del commercio, secondo Pechino "colpiscono seriamente il principio della non discriminazione nel sistema multilaterale del commercio". In questo modo "gli interessi della Cina vengono seriamente daneggiati". Sono 120 i beni target individuati su cui è stata apposta una doppia serie di dazi al 15%, tra questi la frutta come mele e mandorle. Imposte doganali al 25%, invece, colpiscono carne di maiali e derivati per un valore nel 2017 di 1,1 miliardi di dollari che fanno della Cina il terzo mercato Usa di riferimento.

Un contrattacco forte e mirato, quello cinese. E potrebbe essere solo l'inizio, dal momento che Trump è in procinto di approvare un'ulteriore stretta, con altre misure fino a 60 miliardi di dollari che includono 1.300 beni importati dalla Cina, tra tlc, hi-tech e aerospazio. Glo Usa hanno già imposto dazi al 25% sull'acciaio e del 10% sull'alluminio. Per l'economia americana la guerra dei dazi non sarà indolore: lo scorso anno i prodotti agricoli americani finiti sui mercati cinesi hanno totalizzato i 20 miliardi. Il 2017 ha visto Pechino registrare un surplus verso gli Usa di 275,8 miliardi, pari al 65% del totale. Il disavanzo nei dati del Census Bureau di Washington è stimato invece in ben 375,2 miliardi.

IL VINO ITALIANO - Secondo la Coldiretti, il conflitto commerciale tra Pechino e Washington potrebbe favorire il vino italiano. Gli Usa sono il sesto fornitore cinese di nettare di bacco, con un giro da affari da 70 milioni di euro nel 2017, quando hanno registrato un balzo del 33% nelle esportazioni. L'Italia, quinto fornitore, ha raggiunto lo scorso anno il massimo storico di 130 milioni di euro di fatturato, con un aumento del 29% rispetto all'anno precedente.