Sabato 7 Dicembre 2024
CLARA LATORRACA
Esteri

La Spagna introduce il ‘congedo climatico’: a casa dal lavoro per la crisi ambientale

La misura arriva un mese dopo le alluvioni che hanno causato più di 200 vittime nel Paese. Durante l’emergenza, molte aziende hanno imposto ai propri dipendenti di continuare a lavorare

Roma, 29 novembre 2024 – Fino a quattro giorni di congedo pagato per evitare di mettersi in viaggio in condizioni meteorologiche estreme causate dalla crisi climatica: è la misura varata oggi dal governo spagnolo, grazie alla quale i lavoratori spagnoli potranno richiedere il cosiddetto “congedo climatico”. 

La nuova disposizione ha lo scopo di “creare una regolamentazione in conformità con l’emergenza climatica”, affinché “nessun lavoratore debba correre dei rischi”, ha spiegato la ministra del Lavoro e dell’Economia Yolanda Diaz alla televisione spagnola RTVE

Le notizia arriva un mese dopo le catastrofiche alluvioni che hanno colpito il Paese, uccidendo almeno 224 persone. Durante l’emergenza, molte compagnie sono state fortemente criticate per aver ordinato ai propri dipendenti di continuare a lavorare, nonostante l’allerta rossa emanata dall’agenzia nazionale meteorologica. Secondo le aziende però, le autorità spagnole non le hanno informate in modo sufficientemente tempestivo. 

Ora, con l’introduzione del congedo climatico, “i lavoratori devono astenersi dall’andare al lavoro”, ha spiegato Diaz. I dipendenti possono ottenere un periodo da una a quattro giorni, oppure una giornata lavorativa ridotta. Sarà possibile non andare al lavoro a causa dell'impossibilità di accedere al luogo di lavoro o di svolgere l'attività lavorativa, così come per i lavori di pulizia nella propria abitazione, per la scomparsa o il decesso di familiari o per l'assistenza ai conviventi, riporta RTVE

La misura del congedo climatico è presente anche nella legislazione del Canada. Lo Statuto dei Lavoratori spagnolo prevedeva già la possibilità di astenersi dal lavoro anche per particolari emergenze, ma il governo ha ritenuto fosse necessario parlare in maniera specifica di per la crisi climatica.