
Un passaporto
Roma, 10 gennaio 2020 - Il passaporto italiano conquista altre due mete. Nella classifica 2019 dei documenti di viaggio più 'potenti' del mondo, stilata da Henley & Partners, il Belpaese si piazza al quarto posto complessivo, dando la possibilità agli italiani di visitare 188 Paesi in tutto il mondo. Nel 2019 le mete accessibili senza dover richiedere il visto o il visto all'arrivo erano 186 e un anno prima, addirittura, 176. In testa al ranking si conferma il Giappone, con 191 Paesi a disposizione; seguito da Singapore (190); Germania e Corea del Sud (189); Finlandia (188); Danimarca, Lussemburgo e Spagna (187); Francia e Svezia (186). Le persone con passaporto italiano devono richiedere la Visa quando preparano il il viaggio per 38 destinazioni nel mondo (tra cui Cina, India, Russia, Algeria, Eritrea, Nigeria, Cuba, Iraq e Siria).
Nel complesso è evidente come l'Asia domini la graduatoria, aprendo molte porte ai cittadini di Singapore e Giappone, ma l'Europa ha un potenziale enorme. Dei primi 21 Paesi nel ranking, ben 17 infatti sono situati nel Vecchio Continente. Non a caso due anni fa in testa c'era la Germania. Gli Stati Uniti, con la politica estera burrascosa e aggressiva di Donald Trump, e la Gran Bretagna, con la rivoluzione senza fine della Brexit, continuano anno dopo anno a perdere posizioni. Agli albori del 2020 occupano insieme l'ottava posizione (con 184 Paesi), mentre cinque anni fa erano entrambe in vetta. Questa tendenza, per quanto riguarda Inghilterra e Irlanda, potrebbe non concludersi presto considerando le incognite post Brexit sui viaggi verso il Paese. Madeleine Sumption, direttrice dell'Osservatorio sulle migrazioni dell'Università di Oxford, alla Cnn spiega: "La migrazione dell'Unione Europea verso il Regno Unito è diminuita del 59% tra il 2015 e il 2018, molti europei sono diffidenti a stabilirsi nel Regno Unito per colpa della minaccia della Brexit all'orizzonte".
Per quanto riguarda le curiosità, gli Emirati Arabi Uniti sono il Paese che è cresciuto maggiormente come libertà di viaggio nell'indice Henley & Partners, salendo di 47 posti negli ultimi dieci anni per posizionarsi al diciottesimo posto, con un punteggio (senza visto) di 171. Tra la testa della classifica e la coda c'è un divario enorme: un titolare di passaporto giapponese può accedere a 165 destinazioni in più rispetto a un cittadino con passaporto afgano (il più debole del mondo, che offre l'accesso a sole 26 destinazioni). Le ultime dieci posizioni sono occupate da Stati che stanno vivendo guerre, conflitti civili o crisi umanitarie gravissime: Sudan e Nord Corea (39); Nepal e Palestina (38); Libia (37); Yemen (33); Pakistan e Somalia (32); Siria (29); Iraq (28); Afganistan (26).
Ecco la classifica:
1) Giappone (191 destinazioni)
2) Singapore (190)
3) Corea del Sud, Germania (189)
4) Italia, Finlandia (188)
5) Spagna, Lussemburgo, Danimarca (187)
6) Svezia, Francia (186)
7) Svizzera, Portogallo, Paesi Bassi, Irlanda, Austria (185)
8) Stati Uniti, Regno Unito, Norvegia, Grecia, Belgio (184)
9) Nuova Zelanda, Malta, Repubblica Ceca, Canada, Australia (183)
10) Slovacchia, Lituania, Ungheria (181)
Henley & Partner stila il suo indice (uno dei tanti al mondo) dei Paesi in base all'accesso internazionale che forniscono ai loro cittadini. L'elenco si basa sui dati forniti dall'autorità internazionale di trasporto aereo (Iata): copre 199 passaporti e 227 destinazioni di viaggio. Viene aggiornato in tempo reale durante tutto l'anno, ogni volta che entrano in vigore le modifiche alla politica dei visti.