Venerdì 3 Maggio 2024

La fiera hi-tech apre ai giochi erotici. Ma mette al bando le hostess sexy

Il caso: sex-toys al Ces di Las vegas. Stretta sugli abiti succinti

Ces di Las Vegas (Lapresse)

Ces di Las Vegas (Lapresse)

Las Vegas, 19 luglio 2019 - Vibratori super tecnologici sì, hostess scollacciate no grazie. Il Ces di Las Vegas, la più grande fiera dell’elettronica al mondo, ha deciso di ammettere i sex-toy (purché, sia ben chiaro, ad alto contenuto hi-tech) tra i propri stand, ma punirà le aziende che sfruttano le curve mozzafiato delle modelle (troppa carne e pochi bit, evidentemente) per imprimere meglio i prodotti nella memoria di nerd, manager, influencer o semplici visitatori. La Consumer Technology Association (Cta), che organizza la manifestazione, ha deciso di sottoporre il mondo del cyber-erotismo a un anno di prova. I dispositivi saranno ufficialmente esposti nell’area ‘Salute e Wellness’. La decisione arriva dopo che la startup Lora DiCarlo aveva vinto un premio – poi ritirato e di nuovo assegnato – per il suo Osé Robotic Massager. L’automa a forma di bocca, capace di regalare, secondo i suoi creatori, orgasmi a raffica, aveva sconvolto la giuria, tanto da essere subito insignito del prestigioso ‘Riconoscimento per l’innovazione’. Pochi mesi dopo, il certificato di eccellenza era però stato revocato perché il sex-toy era in apparente contrasto con le politiche sui contenuti sessuali della fiera. Poi la Cta ha deciso di fare marcia indietro, riassegnando il premio, e dal 7 gennaio sarà via libera ai gadget a luci rosse. Resta invece in piedi il bando nei confronti di qualunque forma di pornografia. "I dispositivi – ha comunque precisato Karen Chupka, uno degli organizzatori – dovranno essere innovativi e contenere tecnologie nuove o emergenti. Non vogliamo vedere file e file di vibratori comuni".

Contestualmente è arrivato lo stop agli abiti troppo succinti indossati dalle modelle che promuovono i prodotti hi-tech. Il firewall contro l’abusata formula scollatura-bit è stato alzato. "Gli outfit sessualmente rivelatori, che lasciano un eccesso di pelle nuda o sono troppo attillati sui genitali – spiega la Cta – non saranno più ammessi". Chi sfida il divieto, ricorrendo alla pubblicità subliminale in carne e ossa, verrà penalizzato nella classifica che viene stilata per attribuire alle aziende gli angoli migliori. Anche se molto probabilmente, quando si spargerà la voce sulle startup che barano, i curiosi sfideranno il labirinto del Ces per non perdersi nemmeno uno di quegli stand.