Domenica 8 Giugno 2025
LUCA BOLOGNINI
Esteri

Quando la bufala corre sul web, pesci atomici e cinghiali giganti: tutti i finti mostri acchiappa clic

Le foto delle misteriose creature sono ritoccate o tolte dal contesto

Un pesce lupo catturato nelle acque giapponesi spacciato da alcuni come creatura atomica

Roma, 1 novembre 2015 - CHI HA PAURA del chupacabra? A giudicare dalle bufale che circolano vorticosamente sul web, diversi milioni di utenti. Lo spaventoso animale tutto aculei che beve il sangue delle capre non esiste, ma i suoi avvistamenti sono più numerosi delle ospitate in tv di Vittorio Sgarbi. Le false notizie su esseri fantasiosi e terrificanti – come insegna il mostro di Lochness – sono infatti un ottimo metodo per attirare l’attenzione dei lettori e fare incetta di clic. Nei mesi scorsi, il sito Segni dal cielo ha segnalato la cattura di un misterioso animale nella baia di Shenzhen in Cina. C’è anche un video che mostra l’orrenda creatura agitarsi nella gabbia. «È il chupacabra». Come no. In realtà, si tratta di un orso malese – completamente glabro a causa di una malattia – e lo spiega, in mandarino (lingua ostica ai bufalari italici), lo stesso filmato.   SEMPRE per restare in Estremo Oriente, verso la fine di settembre si diffonde sul web la notizia della cattura di un terrificante «pesce atomico» vicino a Fukushima, la centrale nucleare colpita dallo tsunami nel 2011. Le foto di Hirasaka Hiroshi fanno il giro del mondo. Le acque radioattive, come ha sperimentato Godzilla sulle proprie squame, hanno trasformato un simpatico pesciolino in uno spietato mostro marino? Niente di tutto questo. In realtà è solo un esemplare di pesce lupo, molto comune nei mari giapponesi, e – per ammissione dello stesso pescatore – le foto al trofeo sono state scattate troppo da vicino, facendolo sembrare «più grande e spaventoso». Ma il coraggio di Hiroshi è nulla in confronto a quello di un ragazzino sardo di 11 anni che, con una pistola a gas, ha freddato un cinghiale impazzito di 900 chili. La cyber-fesseria, che non avrebbe sfigurato in una sfida di racconti pulp tra ubriachi, ha spopolato su italia-video.com. «Non è ancora stata scoperta la provenienza dell’animale né la sua razza, ma di certo – fanno sapere gli etologi di fama mondiale del sito web – non è una razza indigena».   L’ARTICOLO è corredato da una foto in cui un ragazzino tutto sorridente è appoggiato sulla carcassa di un cinghialone. Lo scatto – riporta bufale.net – gira dal 2007 e l’animale ritratto, che pesa solo 477 chili, è il famoso Monster Pig, ucciso in Alabama dall’undicenne Jamison Stone. Se la Sardegna ricicla super suini americani, alcuni siti web italiani non si fanno scrupoli a trasformare articoli inglesi in menzogne. Così sui social network lo scorso febbraio comincia a circolare l’arrivo di un tremendo parassita «mangia lingua».   LA TERRIFICANTE creatura è stata ritrovata in una scatoletta di tonno, ma niente paura: Alien non si nasconde nelle scatolette dei supermercati. Si tratta – come spiegano i media britannici – di un piccolo di granchio finito per errore nella confezione. Ma la sfida a sigillare nella latta, tra un alice o un aringa, un chupacabra è solo rimandata.