Giovedì 16 Maggio 2024
ROBERTO GIARDINA
Esteri

Berlino tira dritto. Navi delle ong tedesche in rotta verso la Penisola

Altre organizzazioni riceveranno finanziamenti per operare nel Mediterraneo. Tajani protesta: così incentivate l’immigrazione, lo ha detto anche Frontex.

"Salvare esseri umani che rischiano di annegare è un doveroso impegno europeo", ribadisce a Berlino la ministra degli Esteri, la verde Annalena Baerbock, che ha ricevuto ieri Antonio Tajani. "Aiuteremo le ong che con le loro navi operano nel Mediterraneo, e non lasceremo solo nessun Paese europeo." Ma Frau Annalena è stata costretta a cedere dal cancelliere Olaf Scholz, che si è imposto mercoledì con la sua Machtwort, come si dice in tedesco, letteralmente la parola di comando. Il governo è diviso tra verdi, socialdemocratici e liberali, tre tedeschi su quattro danno un voto negativo alla coalizione che, se si votasse domenica, arriverebbe a stento al 35 per cento. L´Afd, all’estrema destra, è ormai il secondo partito con il 22 per cento, il primo nella ex Germania est, con il 32%.

La Sos Humanity è finanziata da Berlino
La Sos Humanity è finanziata da Berlino

L’8 ottobre si vota in Baviera, e i cristianosociali sono scesi al 36 per cento, dieci anni fa avevano la maggioranza assoluta dei seggi. Bisogna fermare l’avanzata dell’ultradestra a ogni costo per salvare la democrazia, scrivono i giornali. Lampedusa è tornata sulle prime pagine. L´isola è diventata un problema tedesco, anche se si finge di no.

E restano le "divergenze" con l’Italia sulle ong. Antonio Tajani ha ribadito che Roma teme un "effetto calamita" sugli sbarchi, ma la collega tedesca ha risposto che le imbarcazioni civili continuano a svolgere un ruolo importante sul fronte "umanitario". Per questo, Berlino andrà avanti come previsto con i finanziamenti. E Palazzo Chigi si è detta "sorpresa" che, proprio mentre a Bruxelles era in corso il vertice decisivo per l’ok al Patto sui migranti, nel Mediterraneo navigavano 7 navi gestite dalle ong e battenti bandiera tedesca, delle quali quattro in area Sar italiana. "È una coincidenza? Cosa c’è dietro? C’è un interesse elettorale?", ha detto Tajani.

In sostanza, le perplessità di Roma per la decisione di Berlino di finanziare i soggetti che si occupano di salvataggi nel Mediterraneo e assistono i profughi in territorio italiano. Un’iniziativa non coordinata, e che secondo il titolare della Farnesina non risolve alla radice il problema della pressione migratoria sulle coste italiane. "Nessuno fa la guerra alle ong" e "tutti vogliamo salvare vite umane", ma c’è "il rischio che le navi siano attrattive, come ha detto Frontex, per incrementare l’immigrazione", che poi finisce per concentrarsi esclusivamente sulle coste italiane, ha sottolineato Tajani.

In questo quadro, l’aiuto che Roma si aspetta dai partner tedeschi è uno "sforzo finanziario che si concentri su soluzioni strutturali della questione migratoria", ad esempio "iniziative in Africa". Baerbock ha riconosciuto e ringraziato l’Italia per il contributo nei soccorsi in mare, ricordando che "quasi il 95%" delle persone salvate sono merito della Guardia Costiera. Allo stesso tempo, è l’obiezione mossa a Roma, "chi fa salvataggi volontariamente con navi civili dà un contributo", anche per compensare il fatto che la missione europea Mare Nostrum è stata chiusa. La ministra tedesca ha quindi confermato "l’appoggio" alle ong, annunciando che l’erogazione dei fondi è imminente in tre casi: uno in più rispetto agli enti di cui si era già a conoscenza, Sant’Egidio e Sos Humanity.