Mercoledì 24 Aprile 2024

Attacco in Siria, ecco i tre obiettivi militari. La cartina

Il più importante è il Centro siriano di studi scientifici e di ricerca nel distretto di Barzeh, vicino Damasco: da anni nel mirino degli Usa. Colpito con 76 missili Tomahawk. IL COMMENTO Ora tocca alla geopolitica - di B.BONI Attacco in Siria, Gentiloni: "No escalation". Distanza tra Salvini e Berlusconi Siria, il video di Assad sfida gli Usa. "Mattinata normale" La Francia ha provato i nuovissimi missili da crociera navale

Mappa della Siria con gli obiettivi militari Usa (Ansa)

Mappa della Siria con gli obiettivi militari Usa (Ansa)

Roma, 14 aprile 2018 - E' stato strike relativamente limitato e assolutamente "telefonato": i russi sono stati avvertiti in anticipo e questi hanno a loro volta informato i siriani, che hanno evacuato le basi. Sono stati lanciati 105 missili, 86 dei quali americani: 60 partiti da navi  (USS Monterey 30, USS Labon 7, USS Higgins 23), 6 da sottomarini (USS John Warner) e 19 da due aerei B1. A questi si sono aggiunti 12 missili francesi lanciati da una fregata FREMM (3) e sei aerei Rafale (9)  e 8 britannici, sganciati da quattro aerei Tornado. Secondo fonti russe sarebbero stati intercettati "71 missili su 103". Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, ong vicina all'opposizione, i missili intercettati dalla contraerea siriana sarebbero 65. La contraerea russa non sarebbe entrata in azione, dato quest'ultimo confermato dagli americani. Ma gli americani negano che i loro missili siano stati intercettati, e lo stessi fanno i francesi. Il  generale Kenneth McKenzie, che ha parlato in un breafing al Pentagono, ha sostenuto che "tutti i missili hanno raggiunto l'obiettivo, l'operazione è stata precisa e senza difetti. Non escludiamo che basi possano essere state evacuate, ma il nostro obiettivo non era quello di uccidere delle persone ma distruggere del materiale. Cosa avvenuta". Per l'attacco in Siria di oggi, gli americani avevano allestito una "short list" di otto obiettivi, che sarebbe stata ridotta a tre per evitare accuratamente di coinvolgere personale russo. 

IL COMMENTO Ora tocca alla geopolitica - di B.BONI

I TARGET - Il generale dei Marines e Joint Chied of Staff delle forze armate americane Joseph Dunford, ha detto in conferenza stampa che il primo attacco è stato diretto contro il Centro siriano di studi scientifici e di ricerca nel distretto di Barzeh, al di fuori della capitale Damasco. "Questa struttura militare è un centro siriano per la ricerca, lo sviluppo, la produzione e la sperimentazione di tecnologie di guerra chimica e biologica", ha detto Dunford. Contro questo obiettivo, ha spiegato il Pentagono,  sono stati inviati 76 missili Tomahawk. “Il secondo attacco - ha detto Dunford - ha preso di mira un deposito ad ovest di Homs che si ritiene sia un sito di produzione e stoccaggio di armi chimiche". Sul secondo obiettivo sono finiti 8 missili americani e una decina tra francesi e britannici. "Il terzo obiettivo, che si trovava in prossimità del secondo - ha concluso Dunford -  conteneva sia un deposito di attrezzature per armi chimiche che un importante posto di comando". Anche questo terzo obiettivo ha ricevuto 8 Tomahawk e una decina tra francesi e del Regno Unito. 

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Secondo Reuters, sono stati segnalati attacchi anche a Masyaf, circa 170 km a nord di Damasco, depositi di armi nella regione orientale del Qalamoun a nord-est della capitale, nella zona di Kisweh a sud di Damasco e in un sito sulle colline di Qasyoun che sovrastano la capitale. "I bersagli sono stati progettati specificamente per degradare la capacità della macchina da guerra siriana di creare armi chimiche e di rimetterle in piedi", ha detto il Segretario alla Difesa Jim Mattis. "Il programma per le armi chimiche siriane _ ha aggiunto il Pentagono _ impiegherà anni per riprendersi". 

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L’obiettivo più importante è quello di Barzeh, ben noto agli addetti ai lavori. Il sito principale dello Scientific Studies and Research center (SSRC) fu costruito con l’aiuto dei francesi nel 1970-71 e molti degli scienziati che ci hanno lavorato hanno studiato in Francia, sito gemello è quello di Dummar/Jamrajah, che fu già oggetto di raid aerei israeliani nel 2013 (due morti e 5 feriti) e il 4 gennaio 2017. Anche il sito di Homs è stato colpito da un raid israeliano il 7 settembre 2017, che fece almeno due morti.

L'SSRC NEL MIRINO - I siti dello SSRC erano stati visitati dall’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. "Conformemente al paragrafo 11 della decisione CE83/DEC.5 del Consiglio - disse l’organizzazione - sono state condotte le prime ispezioni a Barzeh e Jamrayah, strutture per lo studio e la ricerca scientifica siriana. L’ispezione si è svolta dal 26 febbraio al 5 marzo 2017. I campioni sono stati prelevati dal nucleo ispettivo e sono stati inviati ai laboratori designati dall'OPCW per le analisi. La segreteria è in attesa dei risultati dell'analisi prima di completare il rapporto finale di ispezione".

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Il centro di ricerca e chi ci lavora è stato anche oggetto di ripetute sanzioni, come informa l’United States Congressional research center. “Il 24 aprile - scrisse nel 2017 - il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha designato come Specially designated nationals  271 dipendenti del Centro per gli studi scientifici siriani e Centro di ricerca (SSRC) in risposta all'attacco del 4 aprile su Khan Sheikhoun". Il SSRC è responsabile di sviluppo e produzione delle armi non convenzionali siriane. "Questi 271 dipendenti del SSRC - dice il documento del Tesoro - hanno esperienza in chimica e discipline affini e/o hanno lavorato insostegno al programma di armi chimiche del SSRC da allora e fino almeno il 2012".

La SSRC, in quanto entità, è già stata oggetto di sanzioni. All'inizio del 2005, il Dipartimento del Commercio ha posto il SSRC sull'elenco delle entità siriane sotto sanzione, nel senso che l'esportazione di qualsiasi bene o servizio era sottoposto ad autorizzazione (comprese le munizioni). Erano compresi  computer di fascia alta e altri beni e servizi che potrebbero avere un'applicazione militare. Alla fine del 2006, il Dipartimento di Stato ha individuato nella SSRC un soggetto sottoposto a sanzioni economiche alla luce del'Iran and Syria non proliferation act (ora Legge di non proliferazione Iran, Corea del Nord e Siria INKSNA).

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“Le sanzioni - prosegue il documento del Congresso - comprendono il divieto di aggiudicare contratti di appalto con il governo degli Stati Uniti, nessun aiuto estero, nessuna vendita o licenze per i prodotti e servizi dell'elenco delle munizioni degli Stati Uniti. Nel luglio 2016, il Centro per l'applicazione dei reati finanziari (FinCEN) del Dipartimento delle Finanze del Tesoro, ha designato la FBME Bank Ltd. come istituto finanziario dedito al riciclaggio, in gran parte a causa del lavoro svolto come organizzazione di copertura per l'SSRC. Sempre nel luglio 2016, il Dipartimento dell'Ufficio del Tesoro per il controllo dei Beni Stranieri (OFAC) ha designato una persona e un numero di controllate della SSRC per le sanzioni che congelano i loro beni basati negli Stati Uniti. Il 12 gennaio 2017, il Tesoro ha designato altre sette persone associate alla SSRC e alle quali sono state vietate le transazioni e bloccate le attività. E alla fine di febbraio 2017, il Tesoro ha aggiunto un'ulteriore entità associata alla SSRC alle sanzioni in elenco”.

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