Roma, 28 giugno 2017 - Potrebbe esserci la Russia dietro l'attacco hacker mondiale, tramite un virus ribattezzato NotPetya, che ieri ha messo ko istituzioni private e governative in Ucraina, Russia, Gb, Usa, India e alcuni Paesi europei tra cui l'Italia. Secondo il ministro degli esteri ucraino Pavlo Klimkin, Mosca "potrebbe certamente essere dietro l'attacco hacker. Ne sono convinto". Obiettivo della Russia, sempre secondo Klimkin, attaccare la democrazia in tutto il mondo, non solo negli Stati Uniti, non solo negli Stati Uniti, e "cercherà di manipolare le elezioni anche in Italia perché l'Italia è molto importante per la Russia". Il ministro ha precisato che l'attacco informatico di ieri contro l'Ucraina "non è il primo". "La Russia ci aveva già provato" e "ci proverà in futuro con hacker o fake news".
Proprio l'Italia è il Paese che è stato più colpito dal virus, dopo l'Ucraina. Secondo i ricercatori di Eset, produttore europeo di software per la sicurezza digitale. In Ucraina al momento è stato registrato il 78% delle rilevazioni, in Italia il 10% e, a seguire ci sono Israele (5%), Serbia (2%) poi Romania, Stati Uniti, Lituania e Ungheria con l'1% delle rilevazioni. Secondo Eset, inoltre, il focolaio da cui è partita l'epidemia sarebbe MeDoc: si tratta di un software per la contabilità compromesso dai cyber-criminali, molto usato in aziende in Ucraina tra cui istituzioni finanziarie, aeroporti e metropolitane. "Molte di queste hanno eseguito un aggiornamento del software", spiega la società.