Alain Delon in Borsalino
Rennes, 27 febbraio 2024 - In casa di Alain Delon sono state trovate settantadue armi da fuoco e più di 3.000 munizioni, ma la leggenda del cinema francese non le aveva mai denunciate. Il ritrovamento casa Delon, e il sequestro di un arsenale degno di un battaglione, è avvenuto la scorsa settimana durante una perquisizione effettuata nella sua residenza di Douchy-Montcorbon.
Lo ha reso noto il procuratore di Montargis, Jean-Cédric Gaux, sottolineando che l'attore 88enne, gravemente malato, non aveva "alcuna autorizzazione a possedere un'arma da fuoco". Le armi confiscate sono tutte fucili di categoria A (armi da guerra proibite ai cittadini) e B (Armi soggette ad autorizzazione come fucili semiautomatici), e armi da collezione.
La denuncia arriva con una settimana di ritardo perché Delon stesso aveva dichiarato di avere le autorizzazioni necessarie, ma dalle indagini svolte non risultava, quindi il procuratore ha dichiarato alla stampa che l'inchiesta andrà avanti. Inoltre il Gaux ha parlato anche dell'esistenza nella villa di una stanza-poligono dove poter sparare.
I gendarmi si erano presentati a casa del divo a seguito di una nuova inchiesta sulle tensioni tra Delon e i figli, sempre all'ordine del giorno da mesi a questa parte. Ma sarebbe stata l'intervista che la figlia di Delon, Anouchka, ha rilasciato a Elle qualche tempo fa a mettere sulla pista delle armi il procuratore. Anoucha infatti aveva parlato dell'arsenale del padre, e della sua passione per le armi da fuoco, aggiungendo che anche i suoi fratelli quando sono a Douchy girano armati credendo di essere "nel selvaggio West".
Ora la denuncia per armi si andrà a sommare ai problemi legati alla famiglia, e il tutto potrebbe aggravare ulteriormente il già fragile stato di salute di Delon, malato di un linfoma lo sta lentamente uccidendo.