Domenica 6 Ottobre 2024

Dopo le accuse Pd. L’ironia social della premier: la mia Telemeloni

Il videomessaggio della presidente del Consiglio. Schlein: pensi a chi ha un salario da fame.

Dopo le accuse Pd. L’ironia social della premier: la mia Telemeloni

Dopo le accuse Pd. L’ironia social della premier: la mia Telemeloni

"Eccomi qui in una nuova puntata degli ‘Appunti di Giorgia’, che però ho deciso di ribattezzare ‘Telemeloni’". Esibisce un’abbondante dose di autoironia, la premier, in presenza delle immancabili polemiche sull’abuso di presenza mediatica da parte dell’esecutivo, la presidente del Consiglio ripristina la propria rubrica social, con tanto di scritta in sovraimpressione. "L’unica ‘Telemeloni’ che esiste è questa – afferma –. Tutto il resto sono fake news di una sinistra che essendo abituata a occupare la tv pensa che gli altri siano come lei". Meloni, anzi, rivendica la "differenza" della propria parte politica e ribatte alle critiche sugli attacchi alle libertà personali rimproverando che le chiusure durante il Covid. Vero è che la segretaria dem, Elly Schlein, si sta avvantaggiando della mancanza di confronto diretto con la premier: "Se hai un salario da fame e non puoi pagare l’affitto – manda a dire –, non sei pienamente libero. Mentre il governo Meloni blocca la proposta sul salario minimo e cancella i fondi per l’affitto". Diatriba in cui si inserisce l’ex premier Giuseppe Conte, rimproverando alla premier che Schlein "non ha avuto nessun ruolo" e invitandola a un confronto diretto "dove vuoi tu".

Il vero problema attiene infatti alla campagna elettorale per le europee e anche il rapporto con la libertà di stampa. A cominciare dalla vexata quaestio del faccia a faccia tra Meloni e Schlein, che le due leader hanno lungamente inseguito quanto accuratamente evitato e esaltato a fini elettorali. Sia per l’una che per l’altra lo snodo chiave riguada la legittimazione reciproca a scapito degli alleati, con tanto di accuse di sessismo nei riguardi di chi obietta, anche se alle europee si vota col proprozionale e nessuno ha mai impedito che si incontrassero prima. Venerdì Meloni e Schlein erano in confronto differito al festival dell’economia di Trento a rispondere alle domande dei giornalisti. Ogni qual volta la situazione si fa complicata prediligono però rivolgersi direttamente agli elettori senza intermedizione giornalistica: comprese le Europee, all’indomani delle quali è probabile che sosterranno ambedue la stessa presidenza della Commissione, che sia Von Der Leyen o Tajani. Frattanto la notifica di querela alla 4 del mattino al giornalista Massimo Giannini si aggiunge ai diversi fermi di cronisti – Padova, Messina, Roma – impegnati a dar conto della disobbedienza di Ultima generazione. In quanto a libertà di stampa, questo suona stonato.

Cosimo Rossi