Spiragli di pace fra Commerzbank e Unicredit dopo la guerra di parole dei giorni scorsi. Ieri primo faccia a faccia, sia pure in videocollegamento, fra il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, con con ill 21% delle quote è diventato il principale azionista della società e il suo omologo dell’istituto di Francoforte, Bettina Orlopp, appena insediata nel suo nuovo ruolo. Mentre, a benedire le nozze fra le due banche c’è stato ieri anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della conferenza stampa organizzata al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica federale, Frank-Walter Steinmeier, a Berlino: "È indispensabile che crescano campioni europei in vari settori ed in grado di competere a livello internazionale".
Ieri, nell’incontro con Orlopp, Andrea Orcel ha abbassato i toni della contesa, spiegando che non intende chiedere nessun posto nel Cda e che per ora, l’operazione Commerzbank, è per l’istituto milanese solo un investitore. La ceo della banca tedesca è pronta a valutare tutte le proposte strategiche in arrivo ma vuole per il suo istituto "stabilità" con l’obiettivo "di creare valore, non di distruggerlo. Non faremo nessuna cosa stupida" per proteggerci da Unicredit. No, quindi, a passi falsi con vendite rapide come strategia di difesa e ad acquisizioni folli per difendere l’indipendenza.
Da questo primo confronto tra i due ceo sarebbe emersa, secondo quanto scrive l’agenzia Bloomberg, l’intenzione di passare al pragmatismo e di lavorare insieme. Anche gli analisti sono sempre più convinti che alla fine la strada maestra porterà alla fusione fra le due banche. Anche se, soprattutto sul fronte dei sindacati, continuano ad esserci posizioni polemiche. "Il governo tedesco deve assumersi tutte le responsabilità per aver gestito molto male la vendita delle azioni di Commerzbank a Unicredit – scandisce il vicepresidente del comitato aziendale dell’istituto di credito tedesco, Sascha Uebel – Il ministero federale delle Finanze ha commesso un errore e deve risponderne. Se non c’è fiducia, non vedo alcuna possibilità di lavorare insieme o di negoziare qualcosa".
Di tutt’altro avviso il ministro delle Imprese Adolfo Urso: "L’operazione risponde a quello che insieme vogliamo in Europa, di costruire un sistema bancario maggiormente integrato nel continente europeo". A quanto risulta il ministro tedesco delle Finanze, Christian Lindner, avrebbe parlato direttamente con il governo italiano, esprimendo le sue preoccupazioni su un’acquisizione ostile da parte di Unicredit.