Venerdì 14 Giugno 2024
ELENA COMELLI
Economia

Tim, la rete in rame va in pensione. Scatta il piano per passare alla fibra

Oggi stop alle prime 62 delle 6.700 centrali che saranno spente entro il 2028

Tim, la rete in rame va in pensione. Scatta il piano per passare alla fibra

Tim, la rete in rame va in pensione. Scatta il piano per passare alla fibra

Parte oggi una piccola rivoluzione per le infrastrutture di telecomunicazione italiane. Tim avvia la dismissione delle prime 62 centrali interamente in rame, iniziando così il piano di switch off della rete di accesso in rame. Il piano prevede il progressivo spegnimento di oltre 6.700 centrali su circa 10.500 entro il 2028, per favorire l’adozione della fibra ottica e accelerare la digitalizzazione del Paese. Le centrali interessate si trovano in 54 comuni di 11 regioni italiane: Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto.

Il passaggio comporterà la migrazione dei collegamenti Adsl, Isdn e linee telefoniche Rtg alla nuova rete di Tim, già disponibile totalmente o in parte in fibra: in quest’ultimo caso si parla della tecnologia Fttc, che è un misto di rame e fibra. Per i clienti di Tim, informati dello switch off in bolletta, non cambierà il numero telefonico né la tariffa, ma riceveranno la visita di un tecnico che cambierà per lo meno il modem.

Gli interventi di adeguamento tecnologico sono stati approvati dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni all’interno di un più ampio piano generale di rinnovamento delle tecnologie di rete. La migrazione dei clienti verso connessioni in banda ultralarga migliorerà significativamente le prestazioni e la qualità del servizio, con notevoli benefici ambientali. La dismissione delle centrali in rame ridurrà i consumi energetici di circa 450mila megawattora all’anno.

"Diamo corso ad una importante fase di trasformazione della nostra rete di accesso. La migrazione dai servizi di accesso offerti sulla rete in rame a quelli disponibili sulla rete di nuova generazione segna l’avvio del processo di switch off, che interesserà oltre il 60% delle nostre centrali presenti sul territorio, localizzate prevalentemente in aree periferiche o comuni di piccole dimensioni", spiega Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di Tim. E aggiunge: "Per poter dismettere un numero così consistente di centrali, diventa fondamentale il costante impegno alla realizzazione delle reti che utilizzano in tutto o in parte la fibra ottica e all’innovazione delle piattaforme tecnologiche obsolete. Stiamo lavorando per accelerare il processo e creare le condizioni per spegnere un significativo numero di centrali già nei prossimi due anni".