Sabato 27 Luglio 2024

Successione, per l’eredità arriva la precompilata: cos’è e come funziona

La dichiarazione precompilata per le successione: i vantaggi e la struttura di questo nuovo sistema di semplificazione per i contribuenti

Dichiarazione precompilata per le successione - Crediti iStock Photo

Dichiarazione precompilata per le successione - Crediti iStock Photo

Roma, 28 aprile 2024 – Il governo guidato da Giorgia Meloni ha dato, in Consiglio dei ministri, il via libera al decreto legislativo che permette il riordino delle imposte di successione e donazione, così come dell’imposta di bollo e di registro. Si tratta solo di uno step intermedio visto che, come da prassi, il decreto dovrà essere esaminato dalle commissioni parlamentari competenti, per poi tornare al potere esecutivo per essere sottoposto all’esame definitivo. In attesa di eventuali modifiche figlie dell’iter, è possibile dire che si tratta di un intervento che cambia molti dei meccanismi e processi attuali in tema di successioni e donazioni. Tra le principali novità, infatti, c’è:

  • l’introduzione di un’imposta unica che va a sostituire quelle di bollo, ipotecarie e catastali;
  • una riorganizzazione delle tasse automobilistiche, con la possibile, ma attualmente non confermata, l'eliminazione del Superbollo auto introdotto nel 2011 dal governo Monti;
  • la detassazione dei trasferimenti di impresa ai familiari;
  • l’introduzione di modalità semplificate per il calcolo e il versamento delle imposte di successione e delle donazioni.

È proprio nell’ottica di una razionalizzazione delle successioni che il governo italiano ha previsto l’avvio della dichiarazione di successione precompilata.

Successione, arriva la precompilata per l’eredità

Così come precisato nella conferenza stampa di presentazione del decreto dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo, l’obiettivo dell’esecutivo è quello di garantire una maggiore certezza del diritto attraverso una razionalizzazione delle successioni. “Abbiamo approvato – ha detto Leo – il dodicesimo schema di decreto legislativo in attuazione della delega. I caratteri principali sono semplificazione, certezza del diritto e razionalizzazione”. Lo stesso esponente del governo Meloni ha anche sottolineato che gli interventi più importanti del decreto interessano “le discipline dei trust, del trasferimento di aziende in ambito familiare, la dichiarazione di successione, la liquidazione dell’imposta e l’adeguamento della disciplina delle donazioni”.

Nello schema di una maggiore semplificazione rientra la dichiarazione precompilata per le successione. Grazie a essa, secondo il governo, gli eredi e i professionisti che li assistono, potranno riuscire ad avere un iter meno complesso per la dichiarazione di successione, ottenendo così uno snellimento del processo e una maggiore velocità nella ricezione delle somme e dei beni che gli spettano in eredità. L’unico vincolo al momento noto di questa grande novità in tema di successioni, è rappresentato dal fatto che la dichiarazione di successione venga presentata, esclusivamente, in via telematica. Su tale aspetto si aggiunge che l’unica eccezione è rappresentata dai residenti all’estero, che potranno sfruttare la precompilata anche inviando la denuncia per raccomandata o avvalendosi di un altro mezzo nel quale sia indicata la data di spedizione. L’obiettivo dichiarato dell’introduzione della precompilata per le successioni è quello di eliminare l’attuale ampia richiesta di dati in situazioni di questo tipo, togliendo, ad esempio, gli estratti catastali degli immobili o il certificato dei pubblici registri con l’indicazione degli elementi di individuazione delle navi e degli aeromobili.

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Successioni, che cos’è la dichiarazione precompilata

Così come indicato dall’Agenzia delle Entrate sul proprio sito, la dichiarazione precompilata per le successioni è un documento in parte già redatto “con dati e informazioni in possesso dell’Agenzia”. Questa precompilazione rende più snella l’attività dei contribuenti, che possono contare “sull’ausilio di interfacce intuitive e accessibili” e di un’organizzazione delle informazioni basata sugli argomenti e non più sui quadri. Il risultato è “una compilazione più organica e sequenziale” con le informazioni che, di fatto, possono essere “riposizionate in via automatica nelle relative parti di cui si compone il modello dichiarativo”. A questo aspetto si aggiunge che ogni cittadino che ricorre alla precompilata per le successioni viene guidato dal portale dell’Agenzia delle Entrate nei passi corretti da compiere “per completare il percorso dichiarativo”.

I dati presenti nella precompilata di successione

Come detto più volte in precedenza, la dichiarazione precompilata di successione prevede l’inserimento automatico di alcuni dati già in possesso dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta, più nello specifico:

  • di tutti i dati anagrafici del dichiarante, mentre per gli altri soggetti coinvolti è previsto soltanto l’inserimento automatico dei dati di nascita (luogo e data). L’Agenzie delle Entrate, tuttavia, assicura un controllo di coincidenza tra i dati che verranno inseriti e quelli in suo possesso;
  • dei dati dei contatti, ovvero dei recapiti validati dell’utente in successione. A questi si aggiungono quelli che sono già stati forniti dall’utente in precedenza e che sono riportati sul proprio profilo dell’area autenticata del portale dei servizi, vale a dire telefono, indirizzo e-mail e pec. Tali recapiti, esclusivamente per quanto concerne le dichiarazioni di successione e le domanda di volture catastali, possono essere modificati dall’utente, non andando tuttavia a comportare dei cambiamenti nella sezione profilo utente;
  • dei dati sui terreni e i fabbricati, forniti in modalità di compilazione assistita. Questo vuol dire che gli immobili intestati alla persona deceduta potranno essere selezionati da un elenco contenente un set informativo che corrisponde a quanto è riportato al Catasto. Tale servizio semplificato è escluso nei casi in cui ci siano delle situazioni catastali ancora da sanare, aggiornare o allineare, così come non è in nessun modo previsto nei territori in cui è in vigore il Sistema tavolare di Trento e Bolzano;
  • dei dati dei pagamenti, con la precompilazione che riguarda il quadro EF dedicato alle imposte autoliquidate. Tale opzione interessa le dichiarazioni sostitutive di una domanda che è già stata presentata, con l’importo già pagato - a titolo di imposta ipotecaria e catastale - che viene precompilato.

I vantaggi della precompilata per le successioni

Alla possibilità di utilizzare la dichiarazione di successione precompilata sono legati una serie di vantaggi che possono essere così sintetizzati:

  • una maggiore velocità, con il contribuente che ha solo il compito di controllare i dati già inseriti dall’Agenzia delle Entrate e validarli o, in caso di errori, modificarli;
  • il calcolo automatico delle somme da versare in autoliquidazione per le eventuali imposte ipotecarie, catastali, di bollo o per le tasse ipotecarie e i tributi speciali;
  • la ricezione, una volta presentata la dichiarazione di successione telematica, dell’Attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione in formato elettronico. Si tratta di un documento molto importante, in quanto è quello che consente di sbloccare i conti;
  • l’immediata segnalazione di errori derivanti dalla compilazione del modello dichiarativo o dall’inserimento dei documenti forniti non conformi. Inoltre, con la precompilata per le successioni, l’utente può ottenere in modo rapido e sicuro tutte le informazioni relative allo stato di elaborazione delle ricevute telematiche e prelevare una copia.

In ultimo, non certo per importanza, la procedura precompilata della dichiarazione di successione non prevede la necessità per gli utenti di installare particolari software.