Roma, 24 maggio 2024 - Via libera dal Cdm al decreto salva-casa, assieme al decreto sport e scuola. Il 3 giugno, invece, sarà discusso il dl anti-liste d’attesa. “Rivoluzione liberale”, nella sintesi del ministro Matteo Salvini. Che mette in evidenza: "Un decreto di buonsenso che regolarizza piccole difformità, liberando finalmente gli uffici comunali da milioni di pratiche edilizie e restituendo il pieno utilizzo degli immobili ai legittimi proprietari’’.
“Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto: approvato in Consiglio dei ministri il decreto salva-casa”. Così il vicepremier e ministro dei trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sui social dopo il cdm.
La regola del silenzio assenso
“Tra le misure, l’inserimento nel criterio di edilizia libera per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, l’ampliamento delle tolleranze costruttive ed esecutive, la semplificazione dell’accertamento di conformità eliminando la doppia conformità (che d’ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi) e la fine del paradosso del silenzio rigetto, con l’introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l’Amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l’istanza si considera accettata. Viene semplificato inoltre li cambio di destinazione d’uso di singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali”, scrive il ministro, sottolineando: ”Un decreto di buonsenso che regolarizza piccole difformità, liberando finalmente gli uffici comunali da milioni di pratiche edilizie e restituendo il pieno utilizzo degli immobili ai legittimi proprietari”.
Verande, finestre, porte interne: cosa si può sanare
Nel decreto legge salva casa, ha spiegato Salvini, “ci sono interventi su piccole irregolarità che riguardano la vita di tutti giorni: verande, tende, soppalchi, gradini, grondaie, finestre, pareti e porte interne. Tutto quello che c’è all’interno delle abitazioni’’.
I chiarimenti del ministero
“Il decreto - spiega il ministero - interviene solo nelle casistiche di minore gravità, incidendo sulle cosiddette lievi difformità. In particolare: su quelle formali derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile; sulle difformità edilizie delle unità immobiliari, risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione; sulle parziali difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della cosiddetta ‘doppia conformità’.
“La norma - aggiunge il Mit - mira anche a decongestionare gli uffici tecnici comunali sepolti da migliaia di pratiche. Il provvedimento prevede sanzioni che sono proporzionali all’aumento di valore dell’immobile e potranno essere utilizzate, tra l’altro, nella misura di un terzo, per progetti di recupero e rigenerazione urbana”.
Le tolleranze costruttive
Con il decreto legge, ha chiarito il ministro Salvini, vengono introdotte “tolleranze costruttive tra il 2% e 5% in base alla superficie’’. Il provvedimento è “una grande opera di semplificazione, sburocratizzazione e liberazione di denari, immobili e energie. Conto che, con questa quantità di immobili regolarizzati che possono tornare sul mercato, possano anche avere un riscontro positivo in termini di diminuzione del costo del mattone’’, è l’analisi di Salvini.