Numeri e statistiche per ribadire la supremazia nei cieli d’Europa e del Belpaese. E critiche pungenti nei confronti del governo italiano, accusato di tollerare forme di tassazione che penalizzano le compagnie aeree e, per inerzia, i viaggiatori. Puntata a Milano non solo di cortesia quella di Michael O’Leary, ceo di Ryanair. Il numero uno del Gruppo ha annunciato 10 nuove rotte invernali tra Malpensa e altrettante destinazioni del Vecchio Continente assieme alla disponibilità di un ottavo aeromobile, plus di operatività per uno scalo milanese che archivia un +10% del traffico e un’invidiabile quota di 4,5 milioni di passeggeri.
Bergamo rimane l’hub strategico, ma fa registrare una sensibile contrazione: rispetto al 2023, Orio Al Serio lascia per strada il 5% della propria capacità, contando su 20 aerei e non più 24 e servendo solo 86 rotte rispetto alle precedenti 91. La spiegazione? L’ha data lo stesso O’Leary: "Non avrà alcuna crescita perché altri aeroporti, come Reggio Calabria e Trieste, hanno costi più bassi e abbiamo quindi deciso di premiarli offrendo loro 3 nuovi aeromobili e oltre 20 nuove rotte". Argomentazione nemmeno tanto amletica.
E qui il ceo di Ryanair ha accusato le istituzioni di danneggiare l’occupazione e la crescita del turismo con oneri che rendono i viaggi aerei nella penisola più costosi rispetto a Spagna, Portogallo e Grecia. "Chiediamo al governo Meloni di abolire l’addizionale municipale in tutti gli aeroporti come hanno già fatto Friuli e Calabria", ha ripetuto, spiegando che Ryanair potrebbe ricambiare con maggiori investimenti (4 miliardi di dollari), portando a 80 i milioni di passeggeri annualmente registrati negli scali italiani rispetto agli attuali 60.
A margine, una riflessione sibillina sull’operazione Lufthansa-Ita Airways: "Sosteniamo l’acquisto che eviterà ai contribuenti italiani di dover salvare la compagnia tricolore ogni due o tre anni", ha commentato. Salvo poi aggiungere: "Ora le tariffe Ita saliranno, ci saranno meno rotte e la compagnia italiana verrà utilizzata da Lufthansa per riempire gli hub in Germania. Significa che ci sarà ancora più spazio per Ryanair". Infine, un accenno tranchant di O’Leary sullo scalo romano di Ciampino, bloccato a un tetto massimo di 65 voli al giorno contro i 130 auspicati da Ryanair: "Un vincolo vergognoso. In vista c’è il Giubileo 2025, il governo intervenga".
Paolo Galliani