Giovedì 25 Aprile 2024

Rovio, la storia dell'azienda che ha inventato Angry Birds

La società giapponese Sega ha acquistato quella finlandese per 706 milioni di euro

Angry Birds

Angry Birds

La società giapponese Sega ha annunciato di aver trovato un accordo per acquistare Rovio, società finlandese nota soprattutto per aver creato la popolare serie di giochi per smartphone Angry Birds. Sega ha detto che l’acquisizione costerà in tutto 706 milioni di euro e che verrà completata entro il prossimo settembre.

La celebre società multinazionale giapponese di videogame non ha bisogno di presentazioni: è una compagnia iconica, con una lunga storia alle spalle cominciata nel 1951. Celebri le sue console, i suoi giochi e i suoi personaggi iconici, tra cui Sonic il riccio antropomorfo blu, un personaggio immaginario che ha la capacità di superare la velocità del suono.

Rovio, invece, è un’azienda finlandese, che ha ottenuto meno successo di Sega, ma che ha avuto un ruolo non trascurabile all’interno del mondo del mobile-game. La storia della compagnia comincia molto prima del successo del gioco Angry Birds. Il trampolino di lancio? Un concorso indetto da Nokia nel 2003.

Il concorso Nokia

Nel 2003, tre studenti del Politecnico di Helsinki di nome Niklas Hed, Jarno Väkeväinen e Kim Dikert parteciparono a un concorso per lo sviluppo di videogiochi alla Assembly demo party, una demoscena in Finlandia, sponsorizzata da Nokia. Il concorso fu vinto da loro con il gioco King of the Cabbage World: si tratta di un gioco per cellulare, creato per partite multiplayer tra due giocatori. Ogni giocatore controlla una talpa che tenta di ucciderne un’altra lanciando verdure che esplodono.

Presi dall’euforia del momento, i tre ragazzi decisero di creare, nello stesso anno, la loro compagnia, che venne battezzata Relude. Ma il gioco che gli garantì l’entrata sulla scena del mobile gaming restò per poco nelle loro mani: King of the Cabbage World fu venduto a Sumea, oggi Digital Chocolate, e ribattezzato come Mole War, ossia “Guerra delle Talpe”.

Poi nel 2005 l’azienda finlandese cambiò il suo nome in Rovio Mobile, dopo l'investimento da parte di Kaj Hed, lo zio di uno dei trefondatori. L’inizio non è stato di certo uno dei più promettenti: nessuno degli oltre 50 giochi pubblicati riesce a raggiungere lo stesso livello di King of the Cabbage World.

La rivoluzione Angry Birds

Ma nel dicembre 2009 ecco che Rovio crea il gioco grazie al quale ha ottenuto un enorme successo, su scala mondiale: Angry Birds. Un gioco che grazie alla sua semplicità è riuscito a conquistare utenti di qualsiasi età, dai più piccoli ai più grandi.

Alla base del gioco c’è una storia divertente, sintesi di una lotta tra bene contro male: alcuni maiali verdi hanno rubato le uova a un gruppo di agguerriti uccelli, che vogliono vendicare l’onta subita. Per riuscire nel gioco e superare le decine di livelli, sempre più complessi, servono pazienza e buona mira: armati di fionda bisogna lanciare i pennuti arrabbiati contro le barricate dietro cui si sono nascosti i maiali verdi. Alcuni Angry Birds esplodono in aria, altri bombardano i nemici con le uova esplosive e altri ancora prendono velocità trasformandosi in missili letali.

In un’intervista rilasciata dal Sole24Ore nel 2012, i fondatori dell’azienda raccontano la nascita del gioco: “Un giorno uno dei designer che lavorava a nuovi concept dell’azienda ha mostrato in riunione i disegni di questi uccellini accigliati e tutti se ne sono innamorati. Ci servivano dei nemici e abbiamo pensato ai maiali, perfetti per una forma rotonda a contrasto con gli angoli dei cubi e delle scatole dentro le quali si nascondono per non farsi beccare. Anche il colore dei suini, il verde fosforescente, è stato immaginato perché spiccava. Ci sono voluti otto mesi per arrivare al risultato definitivo. Tutto è stato sviluppato all'insegna del design e della semplicità di gioco. Perfetto per il touch screen, con suoni divertenti e buffe espressioni. Questo ne ha fatto la fortuna”.

La fortuna del gioco

Nel giro di un anno e mezzo Rovio Mobile aveva realizzato versioni di Angry Birds non solo per iPhone, ma anche per gli smartphone che usano Android, per alcuni cellulari Nokia, per il browser Chrome di Google, per PlayStation Portable e per Windows. Un successo inaspettato, garantito anche dall’ottima operazione di marketing realizzata dall’azienda.

Per mesi non sembrava esserci nulla che possa togliere il trono a Angry Birds: nella sua prima versione il gioco è stato scaricato la cifra record di 3 miliardi di volte. Negli anni seguenti, Rovio ha pubblicato altre serie del gioco, con piccole variazioni sul tema: Angry Birds Season con ambientazioni stagionali, Rio collegato all’omonimo film d’animazione, Angry Birds Space introduce forza di gravità variabile e altri ancora. Sono state poi create tante altre versioni, come quelle dedicate alle festività, con decori natalizi o pasquali.

Ma i maggiori profitti per la Rovio non derivano dalle versioni del gioco, le app costavano pochi euro, ed ora sono totalmente gratuite, ma dal merchandising, le licenze e tutto quello che gira intorno al marchio Angry Birds. Dalle caramelle ai parchi giochi, è difficile trovare qualcosa che non abbia avuto una sua versione Angry Birds.

Un successo non replicabile

E il rischio che può derivare da un grande successo, è la possibilità di non riuscire più a replicarlo. Questa è stata la sorte di Rovio, che fino ad oggi continua a sostenersi grazie agli introiti derivati dalla creazione di Angry Birds. L’azienda nel tempo ha sviluppato altri giochi, come Battle Bay, Amazing Alex, ma mai nessuno è riuscito ad ottenere la stessa notorietà. Basta pensare che nel quarto trimestre del 2022 Angry Birds ha rappresentato l'83% dei ricavi di Rovio.

La proposta di acquisto di Sega

Per questa ragione, l’azienda finlandese da alcuni anni si era messa alla ricerca di un potenziale acquirente. Erano già state avviate alcune trattative con l'israeliana Playtika, ma la discussione è terminata alcune settimane fa senza un accordo. Poi finalmente la proposta di Sega: l’azienda giapponese intende acquistare Rovio per 775,8 milioni di dollari, ovvero 706 milioni di euro. L'offerta, che rappresenta un premio del 19% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Rovio di venerdì scorso, fa parte dell’”obiettivo a lungo termine" del marchio Sonic Hedgehog di espandersi nel settore dei videogiochi su dispositivi mobili.

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