Giovedì 9 Maggio 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Candidati ufficiali alla presidenza di Confindustria: domani si conosceranno i nomi

I saggi dell’Associazione industriali decideranno sull’ammissibilità dei tre imprenditori rimasti in lizza: Gozzi, Orsini e Garrone

Il simbolo di Confindustria e, dall'alto in senso orario, Emanuele Orsini, Edoardo Garrone e Antonio Gozzi

Il simbolo di Confindustria e, dall'alto in senso orario, Emanuele Orsini, Edoardo Garrone e Antonio Gozzi

Roma, 14 marzo 2024 – Poche ore e domani i saggi di Confindustria decideranno i candidati che prenderanno parte alla volata finale della corsa per conquistare la presidenza dell’Associazione industriali.

Le ultime indicazioni

Nei giorni scorsi, dopo il ritiro di Alberto Marenghi, sono arrivate le ultime indicazioni. Umbria e Reggio Emilia per Antonio Gozzi, Brindisi per Emanuele Orsini, Avellino per Gozzi e Orsini a parità di voto.

E, così, a meno di colpi di scena e di colpi di mano, al voto del Consiglio generale andranno i tre industriali indicati. Tutti e tre, del resto, sembrano avere superato il quorum della quota assembleare del 20 per cento, sebbene non sia mai stato un requisito vincolante per accedere al voto finale.

I candidati

I saggi, non a caso, sono chiamati a valutare la rappresentatività dei candidati anche attraverso l’ascolto dell’opinione di molti singoli imprenditori significativi. A ogni buon conto, Edoardo Garrone ha fatto sapere fin da subito che aveva in mano più del 20 per cento certificato dei voti assembleari. Orsini, secondo i beninformati, starebbe ugualmente sopra la soglia. E Gozzi, secondo fonti vicine al presidente di Federacciai, ha consegnato oggi alla Commissione di designazione le delibere che certificano una soglia dei voti assembleari superiore al 25%.

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Chi decide: il rischio esclusioni

A questo punto, Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi, i tre grandi consiglieri di Confindustria non dovrebbero avere, dunque, nessun ostacolo ad ammettere i tre candidati al voto finale. Anche se non manca chi fa osservare come, fino alla pronuncia ufficiale dei saggi, potrebbero essere messe in atto manovre, pressioni e spinte per sollevare formalismi di vario genere per escludere due dei tre candidati: Gozzi e Orsini.

Il meccanismo di voto

Una ipotesi paventata da qualcuno ma che sarebbe contestata sul piano legale come su quello mediatico. L’esclusione di uno o di tutti e due gli antagonisti di Garrone determinerebbe dure reazioni perché, considerando che una parte delle associazioni ha deciso di non pronunciarsi, il peso di ciascuno dei tre è stimato attorno al 30%. Poi, una volta ammessi, il gioco cambia. Votano i membri del Consiglio generale ove, a prescindere dalla consistenza delle associazioni rappresentate, uno vale uno. E se nessuno raggiungerà la maggioranza assoluta, subito dopo ci sarà la conta tra i primi due.  

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