Giovedì 25 Aprile 2024

N26 punta sull’Italia. È la mobile bank più amata dai millennials

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E’ LA PRIMA banca tutta dentro uno smartphone. Nata nel 2015 a Berlino dall’idea dell’allora 24enne austriaco Valentine Stalf, N26 con l’ultimo round di investimento (470 milioni) ha raggiunto la valutazione di 3,5 miliardi di dollari, classificandosi tra le 10 startup fintech più valutate al mondo. La mobile bank è diventata uno dei più chiari casi di successo dell’imprenditoria digitale europea. Dopo aver ottenuto nel 2016 la licenza bancaria completa dalla Bce, il numero dei suoi clienti è schizzato a 3,5 milioni in 24 Paesi dell’Ue, registrando una media di 16 milioni di transazioni al mese. Ed è la più amata dai millennials: il 60% dei clienti è infatti under 35. In Italia ha mezzo milione di clienti, un numero che si quintuplicato negli ultimi 5 mesi grazie anche ad una massiccia campagna pubblicitaria nelle principali città della Penisola, dove progetta di aprire una sede. «Finora – spiega il general manager per l’Italia Andrea Isola (nella foto) – abbiamo gestito le operazioni in Italia da Berlino, ma l’Italia sta diventando un Paese sempre più importante per N26 e abbiamo deciso di aprire una presenza fisica a Milano alla fine di settembre e nello stesso periodo cominceremo ad operare con l’Iban italiano».

L’ITALIA è solo uno dei tasselli della strategia della startup berlinese. Nell’ultimo round di investimento sono entrati alcuni tra i fondi di venture capital più importanti al mondo, come Insight Venture Partners e Valar Ventures, ma anche fondi asiatici come Tencent. Ad oggi, N26 ha raccolto più di 682 milioni in 5 round di investimento. «Siamo partiti da Berlino come banca europea, adesso puntiamo a diventare una banca mondiale», conclude Isola.

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