Cuore elettrico e sound da rabbioso motore termico. Non è un’allucinazione ma un viaggio vivo e reale a bordo della nuova Ioniq 5 N, la supersportiva a elettroni lanciata sul mercato da Hyundai a un prezzo di 76.900 euro. Nei dintorni di Barcellona, lungo le rampe che portano alle poetiche guglie del Montserrat e poi sul tortuoso circuito di Castelloli, si gira alla scoperta di un’auto tecnologicamente sorprendente. Il crossover elettrico da 4,70 metri, già apprezzato nella sua versione più comune, veste un’anima rock. Aggiunge cavalli in quantità, una tenuta di strada prodigiosa e un’agilità stupefacente per un colosso da 2200 kg.
Un po’ di cifre per rendere meglio l’idea. L’assetto è ribassato di 2 cm, la carreggiata più larga, i cerchi da 21 pollici, le appendici aerodinamiche più pronunciate, le prese d’aria scavate in un design funzionale con profondi solchi lungo le portiere. Sotto la scocca ci sono due motori elettrici, uno per asse, che esprimono una potenza complessiva di 609 cv e una coppia di 749. Ma premendo il pulsante del Boost, ecco un’iniezione di energia ulteriore che spinge la potenza a 650 cv e la coppia a 770.
Come si possa governare in strada una belva del genere, è difficile da comprendere se non si sale sulla Ioniq 5 N. In realtà la guida è morbidissima nelle modalità Eco e Normal e aggiunge un pizzico di brio se si passa in Sport. Le accelerazioni sono sempre folgoranti (3,4 secondi da 0 a 100 orari) i sorpassi si compiono in un amen. Ma il silenzio vellutato elettrico e l’ottimo assorbimento delle sospensioni a controllo elettronico consentono una marcia fluida ed efficiente.
La batteria da 85 kWh, alloggiata sul pianale, permette un’autonomia di 448 km che diventano 589 nei percorsi urbani. La velocità massima è di 260 km orari e l’architettura a 800 V della piattaforma e-Gmp assicura una capacità di ricarica in corrente continua dal 10 all’80 per cento in meno di venti minuti. Ma l’emozione elettrica non si ferma qui. Perché agganciata alla magica lettera N (che evoca il centro di ricerca coreano di Namyang e il circuito del Nurburgring, dove di svolgono i collaudi) c’è una rivoluzionaria modalità di guida che permette di riprodurre in modo perfetto il sound e le cambiate di un motore termico, il tutto a emissioni zero.
Basta spingere il pulsante N, posto sul volante, e si entra in un mondo sonoro e fisico che nulla ha invidiare alla guida di un classico propulsore turbo. Il raffinatissimo software riproduce perfettamente la breve esitazione di un cambio manuale e segue con precisione impressionante la scalata delle marce prodotta con le palette al volante. Perfino il cupo urlo del motore, ad ogni scalata verso il basso, risuona in pista con la sua voce cavernosa. Stupore a parte, Ioniq 5 N conferma sul circuito catalano la sua potenza devastante, esaltata dall’uso del Boost che per pochi secondi aggiunge la spinta di altri 40 cavalli. Le curve sono disegnate alla perfezione e a ogni uscita la supercoppia elettrica rilancia l’auto con la potenza di una fionda.
La stessa impressione che si ricava nel Launch Control con partenza da fermo, che consente di utilizzare tutti i cavalli a disposizione, bruciando un rettilineo da mezzo chilometro in un lampo. Sorprendente anche la manovrabilità del crossover coreano e la precisione degli Adas di livello 2, che trasformano le derapate in un piacere sottile con il costante controllo della vettura. È così che Ioniq 5 N diventa il miglior manifesto della nuova frontiera dell’elettrico, un prezioso plus per Hyundai, che raccoglie successi crescenti con le versioni classiche di Ioniq5, Ioniq6 e la Kona a batteria. Qui si sale un gradino più in alto per riaffermare che l’elettrico non è la tomba del ‘fun to drive’. Anzi, fondendo in un cocktail magico le emozioni e le sensazioni dei due mondi (termico e batteria), si può ricavare un piacere di guida altissimo. E sensazioni che non osavamo immaginare.