Mercoledì 9 Ottobre 2024

Ferrari e UniBo studieranno batterie fabbricate senza scarti

Ferrari e UniBo  studieranno batterie  fabbricate senza scarti

Ferrari e UniBo studieranno batterie fabbricate senza scarti

Un laser per la fabbricazione senza difetti di celle e batterie a combustibile per vetture e camion elettrici è valso ad Alessandro Fortunato (foto), professore associato di Tecnologia e sistemi di fabbricazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna il premio internazionale ’Marie Curie’ per la ricerca applicata. Il progetto, che ha come partner industriale la scuderia Ferrari, si è visto assegnare dalla Commissione Europea, nell’ambito dei progetti di ricerca a forte impatto scientifico denominati ’Horizon Europe Framework Programme’, fondi di ricerca per 2 milioni e 800mila euro.

Oltre a Fortunato, fanno parte del team i professori Luca Tomesani, Alessandro Ascari ed Erica Liverani, che coordineranno gli altri sei atenei coinvolti nel grant: l’Università inglese di Warwick, la svedese Lulea Tekniska Universitet, la tedesca Technische Universitaet Ilmenau, le africane Botswana International University of Science & Tecnology e la Pentecost University del Ghana. Uno degli obiettivi del progetto, infatti, è anche quello di trasferire le conoscenze dal nord al sud del mondo, in particolare su tematiche che sono di interesse globale e non solo europee.

Il progetto avrà la durata di quattro anni e accanto ai 6 atenei, sono stati coinvolti anche undici partner industriali delle varie nazioni, tra cui la citata Ferrari che si sta convertendo a una motorizzazione elettrica. La casa di Maranello assisterà e guiderà la ricerca con la formazione di nuovi ingegneri. Il grant ‘Marie Curie’, infatti, è un fondo di finanziamento per la creazione di nuove figure professionali, ovvero di ingegneri altamente specializzati in grado di rispondere alle esigenze della futura mobilità elettrica.

"Il nostro obiettivo - ha dichiarato il coordinatore Fortunato - sono nuovi sistemi di fabbricazione e controllo dei processi per raggiungere ‘zero’ scarti nella produzione di batterie e celle a combustibile. Il fine, dunque, consiste nel migliorare l’efficienza di produzione, abbattendo i costi di fabbricazione".