Mercoledì 24 Aprile 2024

Fascino Isotta Fraschini. Eleganza e potenza per il mito che ritorna

di Leo Turrini Che cosa hanno in comune un dittatore, un poeta, un mito del cinema e un eroe di cartone,...

di Leo

Turrini

Che cosa hanno in comune un dittatore, un poeta, un mito del cinema e un eroe di cartone, cioè dei fumetti? Insomma, sì, cosa lega Benito Mussolini, duce dell’Italia fascista, Gabriele D’Annunzio, il Vate dei versi, Rodolfo Valentino, l’idolo di Hollywood, e un certo Billy Bis, protagonista delle strisce della rivista l’Intrepido tra anni Sessanta e Settanta? Presto detto: una automobile. E che automobile: la Isotta Fraschini, simbolo di eleganza e potenza all’alba del Novecento. Marchio milanese, che alla creazione di auto incantevoli sommava la produzione di motori anche per la aviazione e i sottomarini.

Narra la leggenda che il brand caro al Duce, al Vate, all’Attore e al Fumetto avrebbe potuto conoscere ben altro sviluppo, se in nome del protezionismo il Regime in camicia nera non avesse fatto saltare l’interesse della americana Ford per la mitica creatura di Cesare Isotta e dei fratelli Fraschini.

Invece e finalmente, a distanza di decenni la Isotta Fraschini è tornata. Dal 2018, su impulso di un gruppo di imprenditori del Nord Italia, il marchio è uscito dai libri di storia. Con un’ambizione dichiarata: ’usare’ le corse come volano. Meglio ancora, come vetrina per un prodotto speciale.

La Tipo 6 LMH partecipa al Wec, per capirci il campionato del mondo per bolidi a ruote coperte, la 24 Ore di Le Mans, la classicissima vinta nel 2023 dalla Ferrari 499. La Isotta Fraschini presenta un motore sei cilindri turbo con il supporto di un propulsore elettrico. Al debutto iridato in Qatar è stata costretta al ritiro per guai a una sospensione. Presto sarà pronta la versione Stradale, per clienti che magari non al Duce vogliono somigliare. Ma a Billy Bis, perché no?

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