L’immersione nel mondo Mazda offre sempre forti suggestioni. Anche dietro le tecnologie della nuova CX80, un grande Suv da 6 posti, 3 file di sedili e 5 metri di lunghezza, si cela una filosofia strettamente legata a valori giapponesi, che la Casa di Hiroshima ha fatto propri. Al debutto italiano l’ultima nata di Mazda colpisce per eleganza, con il lungo muso che riscatta la muscolarità del posteriore, con interni di pregio ma senza inutili ostentazioni e un cockpit luminoso e colorato. E a proposito di colori, colpisce l’Artesan Red del modello di lancio, con la rifrazione che modella le superfici cangianti a seconda della luce che le investe.
L’auto, che sarà commercializzata con un listino che parte da 61.000 euro, propone un approccio ecumenico per le motorizzazioni. O un classico plug-in hybrid con benzina 2.5 da 4 cilindri e 327 cv oppure un mild hybrid con un 6 cilindri Diesel da 3,3 litri e 249 cv combinato a un motorino elettrico da 48 Volt: una soluzione consigliata per la sua efficienza. Il viaggio nella terminologia giapponese, che riassume i connotati dell’auto, comincia dalla parola Takumi: esprime forza e precisione e rimanda alle mani dell’uomo che forgiano i materiali e completano il lavoro delle macchine.
Si prosegue con Takuminuri, altro richiamo all’artigianato necessario per raffinare la verniciatura industriale con un tocco in più. Per gli interni dell’auto il termine chiave è Ma, cioè la maestosa bellezza dello spazio vuoto, impiegato per infondere calma, pace e riflessione in chi guida. Si prosegue con Kaicho e Musubu, che alludono all’armonia dei materiali e alla cucitura dei tessuti. Dentro un’auto Mazda si puo davvero nascondere una filosofia di vita e di lavoro.
Giuseppe Tassi