Venerdì 8 Novembre 2024

Fare scudo contro la sonnolenza. Evitare tragici incidenti si può

Fare scudo contro la sonnolenza. Evitare tragici incidenti si può

Fare scudo contro la sonnolenza. Evitare tragici incidenti si può

Addormentarsi alla guida, anche solo per pochi secondi, può mettere seriamente a rischio il conducente e i suoi passeggeri. Viaggiare su un’autostrada a 120 chilometri orari e fare un pisolino di due secondi, ad esempio, significa percorrere una distanza equivalente a due campi di calcio senza controllo. Pertanto, il sonno è uno dei nostri principali nemici quando ci mettiamo alla guida.

Secondo i dati riportati da parclick.it, la principale piattaforma di prenotazione di parcheggi online in Europa con più di 3 milioni di utenti attivi, la sonnolenza è correlata al 20% degli incidenti stradali che si verificano in Italia. Più della metà dei conducenti ammette di aver avuto almeno una volta sonnolenza durante i propri spostamenti.

Avere sonno mentre si guida diminuisce le capacità fisiche. Gli esperti di Parclick.it elencano alcune delle alterazioni che possiamo subire a causa della sonnolenza, tipo il maggiore tempo di reazione che provoca spesso i tamponamenti perchè non siamo in grado di rispondere con prontezza all’eventuale frenata della macchina che ci precede. La concentrazione cala ulteriormente se si procede su una strada monotona tipo un’autostrada. Con il rischio di essere esposti a errori con maggiore probabilità. Il sonno altera anche le funzioni sensoriali, principalmente la vista, rendendo difficile la messa a fuoco e causando visione sfocata e, talvolta, affaticamento degli occhi. Inoltre, i muscoli tendono a rilassarsi e i movimenti diventano meno precisi.

I microsonni, che durano di solito sei secondi, appaiono senza che l’individuo ne sia consapevole. Il conducente si disconnette da tutto ciò che accade sulla strada, il che può portare a incidenti gravi. Tra le cause che innescano sonnolenza, pasti troppo abbondanti, l’assunzione di farmaci, la mancanza di un buon sonno notturno.

Marco Principini