Giovedì 7 Novembre 2024

Emissioni net-zero per il traffico aereo. Servono 1.300 miliardi

Pierluigi Serlenga, Managing Partner Italia

Pierluigi Serlenga, Managing Partner Italia

Per rendere l’industria più sostenibile, le compagnie aeree e un numero crescente di Paesi si stanno impegnando a raggiungere lo status di net-zero emission entro il 2050. Obiettivo sfidante, considerato che il traffico aereo continuerà a crescere del 3% all’anno fino al 2050: per poter raggiungere questo target, l’aviazione commerciale, quindi, dovrà accelerare il rinnovo delle flotte con aerei più efficienti e investire in ricerca, sviluppo e tecnologie innovative per rendere praticabile l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.

È quanto emerge da una nuova ricerca di ’Bain & Company’, che evidenzia come un investimento di 1.300 miliardi di dollari per la produzione di carburante sostenibile (SAF) possa soddisfare solo il 20% della domanda prevista al 2050. "La transizione sarà complessa e, nello scenario attuale – spiega Pierluigi Serlenga, Managing Partner Italia e co-responsabile globale della practice Aerospace, Defense & Government Services di ’Bain & Company’ – il rischio di defocalizzazione e spreco di investimenti è significativo. Dunque migliorare l’efficienza dei consumi è l’approccio più efficace per ridurre le emissioni nel prossimo decennio".

L’obiettivo di decarbonizzazione del settore entro il 2050 determina alcune priorità di intervento: in primo luogo, le compagnie aeree dovrebbero accelerare drasticamente i tassi di rinnovo degli aeromobili. In secondo luogo, le aziende e i governi dovrebbero investire nella produzione di SAF, l’opzione più promettente per ridurre le emissioni in modo rapido ed esteso, e aumentare la fornitura di energia rinnovabile.

Oggi la maggior parte dei motori è già certificata per l’uso di una miscela composta al 50% da SAF e al 50% da carburante tradizionale per jet, e la certificazione per l’uso del 100% di SAF è prevista entro la fine del decennio. In terzo luogo, gli aeroporti e le compagnie aeree dovrebbero adattare le operazioni a terra per gestire le nuove sfide - in termini di sicurezza, logistica e tempi di consegna - poste da questi nuovi carburanti e dalle future tecnologie propulsive.

Storicamente, i produttori di aeromobili commerciali hanno migliorato l’efficienza del consumo di carburante dell’1% annuo, contribuendo a ridurre le emissioni per migliopasseggeri e diminuire il costo del trasporto aereo. Tuttavia, questo graduale miglioramento non è sufficiente per raggiungere l’obiettivo di net zero a breve: l’industria dovrà investire quindi di più in ricerca e sviluppo e accorciare il ciclo di vita medio degli aeromobili.

A.P.