di Marco Principini
Sostenibilità ambientale sempre più al centro dell’attività do Brt. L’impresa leader nel settore delle consegne espresso (fatturato da 1,88 miliardi nel 2022 e una rete di oltre 200 filiali, 35 hub parcel, 13 hub messaggerie, 10 impianti di logistica, 7500 punti di ritiro e spedizione fermopoint) vuole infatti anticipare al 2040 il net zero come da strategia elaborata da Geopost, di cui Brt fa parte.
E in quest’ottica s’iscrive la nuova filiale di Stezzano in provincia di Bergamo.
La filiale ha una superficie totale di 7.500 metri quadri, di cui 5.800 di magazzino, ed è stata pensata e progettata per minimizzare l’impatto ambientale, in linea con gli obiettivi di BRT e l’impegno del gruppo Geopost di diventare punto di riferimento internazionale per le consegne sostenibili.
La collocazione, a ridosso del casello autostradale di Dalmine, consente di ridurre i chilometri percorsi, ottimizzando i movimenti e contribuendo a minimizzare i consumi dei mezzi. Le dimensioni dell’impianto permettono una razionalizzazione delle attività di ritiro e distribuzione, riducendo le percorrenze delle rotte e le emissioni di CO2. Grazie a un sistema innovativo di smistamento, la nuova filiale è inoltre in grado di gestire 6.000 colli l’ora (120 postazioni sorting in contemporanea) con l’acquisizione di peso, volume ed immagine di ogni collo.
Stezzano è anche una filiale all’avanguardia nel percorso di elettrificazione dei mezzi, è dotata infatti di un impianto fotovoltaico da 130 kw, 17 impianti intelligenti per la ricarica di mezzi elettrici (sistemi capaci di gestire le ricariche dei veicoli in funzione della disponibilità di energia e di differenziare le priorità di ricarica in funzione dello stato della batteria) e una flotta ’eco’ composta da 8 veicoli elettrici di cui 2 cargo-scooter e 18 veicoli a emissioni ridotte alimentati a gas naturale. L’obiettivo per il 2024 è arrivare a 20 veicoli elettrici che consentiranno di gestire il 100 per cento delle consegne del centro della città di Bergamo senza emissioni.
Questa punta di diamante non è però isolata. L’altrettanto recente filiale di Biella è a sua volta dotata di dieci colonnine di ricarica utilizzate per alimentare le flotte a emissioni zero. A oggi oltre 1400 mezzi utilizzati sono a basse o bassissime emissioni tra elettrici, a pedalata assistita, a metano e l’81% degli altri mezzi è entro gli standard euro 5 ed euro 6.