Domenica 6 Ottobre 2024

San Benedetto oltre la pesca. La darsena si rinnova per i cantieri

IL PORTO DI SAN BENEDETTO del Tronto cambia volto. Da porto caratterizzato dalla numerosa presenza di imbarcazioni per la pesca...

San Benedetto oltre la pesca. La darsena si rinnova per i cantieri

San Benedetto oltre la pesca. La darsena si rinnova per i cantieri

IL PORTO DI SAN BENEDETTO del Tronto cambia volto. Da porto caratterizzato dalla numerosa presenza di imbarcazioni per la pesca diventerà un importante infrastruttura in grado di rispondere al meglio alle esigenze della blu economy nel suo complesso. Un protocollo d’intesa verrà presentato all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e alla Regione Marche ed è relativo al progetto di qualificazione della darsena del porto di San Benedetto. I sottoscrittori del progetto promosso dalla Cna di Ascoli sono stati: il Circolo Nautico Sambenedettese, Confindustria Ascoli, Consorzio Nuovo Porto e Lega Navale di San Benedetto, sostenuto dall’Amministrazione comunale. "L’importante coinvolgimento dei diversi attori economici e istituzionali – spiega Igor Baiocchi (nella foto a sinistra), presidente del Circolo Nautico – a dimostrazione della validità e della strategicità del progetto volto a garantire i necessari presupposti per un nuovo sviluppo ad un asset strategico come il porto di San Benedetto". A fornire i particolari è la vice presidente del Circolo Nautico, Laura Cennini, che è anche curatrice del progetto. "Abbiamo tenuto conto di due esigenze: la realizzazione di un braccio che mette in sicurezza il porto e inoltre il completamento della banchina per la cantieristica navale – spiega – Si tratta di una riorganizzazione e di una ottimizzazione degli spazi esistenti all’interno del bacino portuale creando e migliorando quegli spazi che potenziano le capacità operative del porto a tutto vantaggio dello sviluppo economico e occupazionali".

Il progetto prevede l’ampliamento, prolungamento della banchina lavori e realizzazione di una banchina a martello in corrispondenza della banchina di riva Madonna San Giovanni, il prolungamento del pontile M presso la Darsena Nord. L’importo presunto dei lavori, comprensivo di imprevisti, oneri, spese ed imposte è pari oltre 7 milioni e 200mila euro. Grazie all’incremento dei posti barca ad uso diporto avremmo 15 ormeggi in più per grandi imbarcazioni. Rispetto agli attuali posti barca disponibili nei mesi invernali ci sarebbe un incremento di circa 30%. Il settore della cantieristica avrà a disposizione oltre 320 metri lineari di banchina, attualmente ne hanno a disposizione in posizione disagiata circa 80 metri lineari; il charter nautico avrebbe a disposizione circa 85 metri di banchina ora ne hanno a disposizione meno di 40 metri e per il transito di grandi imbarcazioni da diporto fino a 25 metri si avrebbero sei posti barca mentre attualmente non ne esiste nessuno. La quadruplicazione delle banchine garantirà anche un nuovo impulso per la cantieristica con una ricaduta significativa sulle diverse attività che attualmente operano nell’area portuale. Un’operazione peraltro perfettamente in linea con i principi ispiratori del Piano regolatore di Sistema portuale del Medio Adriatico, condiviso dall’Amministrazione regionale, l’Autorità di Sistema portuale e il Comune di San Benedetto, per il porto cittadino, finalizzato a mettere in evidenza le potenzialità della cantieristica e del settore turistico, rappresentato in ambito portuale dalla nautica da diporto e dai servizi di charter nautico. Le finalità del protocollo d’intesa sono anche quelle di creare una sinergia tra le rispettive professionalità che si promettono di agire tutte insieme al fine di creare una forza capace di poter essere un punto di riferimento del diporto nautico, turistico ricreativo, sportivo e di assistenza cantieristica. Lo scopo di questa unione di intenti è quello di soddisfare la continua domanda di posti barche per la nautica da diporto, per il charter e per la necessità dei cantieri ad accogliere imbarcazioni di grande dislocamento per il loro ripristino e la lavorazione cantieristica.

Lo sforzo unitario sarà rivolto anche alle categorie più deboli per rendere la nautica accessibile anche alle persone con disabilità, attraverso l’individuazione di idonei spazi, strutture e servizi dedicati. Il progetto, infatti, sarà di importanza trasversale per tutte le attività presenti nell’area portuale e non solo, in particolare per la nautica, la cantieristica, il charter nautico e le attività sportive correlate agli sport acquatici , con la possibilità di implementare e facilitare l’accesso a tali attività sportive anche alle persone disabili e con esigenze specifiche. Inoltre, il progetto si ritiene sia un importante volano per tutte le attività turistiche ricreative della città garantirà nuovo impulso allo sviluppo della cantieristica del charter nautico insieme alla pesca costituiscono gli elementi fondamentali per la crescita delle attività del porto nei prossimi anni. Il progetto è ritenuto ben allineato con il programma di sviluppo delle aree portuali previsto dal Ministero e può essere finanziato attraverso i fondi del Pnrr o altre forme di investimenti e le parti si impegnano a trovare le linee di credito.