Domenica 6 Ottobre 2024

Salvare il mondo sedendosi a tavola: "Il cibo buono è sostenibile"

L’ABITUDINE ad essere diretti e ad avere una strategia chiara, semplice, viene dal lavoro in campagna. Tutta la storia di...

Salvare il mondo sedendosi a tavola: "Il cibo buono è sostenibile"

Salvare il mondo sedendosi a tavola: "Il cibo buono è sostenibile"

L’ABITUDINE ad essere diretti e ad avere una strategia chiara, semplice, viene dal lavoro in campagna. Tutta la storia di Bonduelle, infatti, è legata alla vita dei campi. Il Gruppo nasce nel 1853 in Francia, dall’incontro di due amici, Louis-Antoine Bonduelle e Louis Lesaffre-Roussel, che danno vita ad una distilleria di cereali e ginepro, chiamata ’Lesaffre et Bonduelle, Alcools de l’Abbaye’. Nel 1901 la società e le sue fabbriche vengono divise in tre imprese familiari: Bonduelle, Lemaître e Lesaffre. Nel 1926 l’azienda agricola ’Établissements Bonduelle’ inizia la coltivazione dei piselli destinati ad essere inscatolati, ma è solo negli anni Trenta che l’azienda passa da artigianale a industriale. Nel 1947 la quarta generazione della famiglia Bonduelle sviluppa il marketing e l’integrazione verticale creando la propria rete di vendita. Oggi alcuni componenti della famiglia lavorano ancora in azienda. Siamo alla settimana generazione e Bonduelle opera in 100 Paesi, fra cui l’Italia, dove ha due sedi, la prima in provincia di Bergamo, a San Paolo D’Argon, la seconda a Battipaglia, in provincia di Salerno.

Da un paio d’anni a guidare Bonduelle Italia è arrivato Federico Odella (nella foto in basso), amministratore delegato del gruppo, padre di due bambini, Pietro di 6 anni e Matilde di 7. Dopo una carriera da manager Federico Odella, 45 anni, ha capito che voleva orientare le proprie azioni e la propria vita verso la gentilezza e la sostenibilità e in Bonduelle ha trovato quello che cercava. "La missione del gruppo è quella di facilitare la transizione verso l’alimentazione vegetale per migliorare la vita delle persone e del pianeta. Io stesso da quando sono in Bonduelle ho limitato molto il consumo della carne e solo nel week-end, ho una alimentazione più flessibile e credo che questa scelta sia in effetti la migliore", dice. I valori del gruppo sono molto legati alla sostenibilità e al rispetto delle persone, del cibo e del pianeta. Per questo, tra l’altro, nelle due sedi italiane, dove lavorano 420 persone, vengono fatti investimenti continui proprio per rendere più sostenibile il lavoro, ma non solo. A Battipaglia ogni anno vengono investiti circa 600mila euro per il miglioramento di impianti e macchinari. Nell’ultimo anno è stata creata una nuova linea di confezionamento. "Il nostro impegno costante è nelle direzione di diminuire l’utilizzo dell’energia, dell’acqua e della plastica", sottolinea l’amministratore delegato.

"Lo stabilimento di Battipaglia è il sito che in Europa ha uno dei più bassi consumi di acqua, con risultati eccellenti per metri cubi di prodotto finito in rapporto alle tonnellate, grazie agli interventi di miglioramento continuo. Agire su questo, ma anche sulle politiche aziendali, per noi è naturale", dice Odella. Per questo nel 2022 è arrivata la certificazione B Corp. Bonduelle Italia è la prima realtà europea del Gruppo Bonduelle ad ottenere la certificazione, a conferma del percorso intrapreso verso i più alti standard di performance sociale e ambientale. Qualche esempio concreto? Negli ultimi tre anni Bonduelle in Italia ha ridotto del 12% i consumi di energia e, nello stesso periodo, del 13% le emissioni di anidride carbonica, ma anche di acqua, del 15%.

"Quanto alla plastica vorremmo arrivare ad utilizzare il 100% di plastica riciclata, ora siamo al 20%. Negli ultimi tre anni è stata ridotta del 7% la quantità di materiali di origine fossile utilizzata per le confezioni dei prodotti", prosegue. Fra i prodotti più noti ci sono ovviamente l’insalata fresca in confezione, già lavata, sia nella versione baby, cioè raccolta, lavata e imbustata, per garantirne la freschezza assoluta, sian in quella adulta, che comunque l’azienda garantisce venga immessa nel mercato a 24, massimo 36 ore da quando viene conferita. Sono 43 gli agricoltori che conferiscono a Bonduelle "perché per noi è fondamentale il rapporto con loro e con la terra", spiega Odella. Pur in anni di crisi e di contrazione dei consumi, Bonduelle ha fatto in Italia e nel resto del mondo risultati molto importanti, grazie anche alle insalate già pronte e al food service. Oggi Bonduelle Italia ha un fatturato di 200 milioni di euro. Il fatturato complessivo del Gruppo è di 2,4 miliardi. San Paolo D’Argon, dove sorge anche il quartier generale italiano, è il sito più grande di IV gamma in Italia ed in Europa, per Bonduelle. Ogni anno vengono fatti importanti investimenti industriali, nell’innovazione, nell’automazione e sulla qualità alimentare.

"Il sito di San Paolo d’Argon si pone come quello con standard qualitativi più elevati d’Europa, grazie ai progetti portati avanti negli anni, al miglioramento continuo e al fatto di essere per il Gruppo Bonduelle la culla dell’innovazione", spiega Federico Odella. Un altro motivo di orgoglio dell’amministratore delegato sono le politiche di genere "puntiamo alla parità di genere e alla parità salariale. Oggi le donne in azienda sono il 31%, ma nelle prime linee le manager donne sono maggioritarie. Tra l’altro l’età media dei nostri dipendenti è molto giovane, a dimostrazione che siamo in grado di attrarre talenti, ma anche over 50, perché le persone lavorano in Bonduelle per tanti anni", racconta. La parola chiave del successo per Federico Odella è equilibrio, con una visione di benessere che tenga assieme persone, cibo e pianeta. "Il cibo sano deve essere anche buono e questo è il nostro impegno quotidiano, ma sono molto fiero anche del fatto che la nostra missione sia far star bene le persone che lavorano con noi e puntare anche a fare azioni molto concrete per migliorare la nostra presenza nel pianeta, come appunto abbattere i consumi o l’anidride carbonica emessa".