Sabato 18 Maggio 2024

L’edilizia diventa. Zero Carbon per azzerare le emissioni

CONTINUA LA CRESCITA esponenziale di GSE Italia. I dati consolidati ad aprile 2023 e diffusi di recente e l’azienda ha...

L’edilizia diventa. Zero Carbon  per azzerare le emissioni

L’edilizia diventa. Zero Carbon per azzerare le emissioni

CONTINUA LA CRESCITA esponenziale di GSE Italia. I dati consolidati ad aprile 2023 e diffusi di recente e l’azienda ha visto più che raddoppiare il proprio fatturato, che passa da 123 a 259 milioni di euro (+111%). Questi dati confermano il consolidamento della posizione di GSE nel mercato italiano, nell’ambito del quale in 24 anni ha gestito commesse per oltre 1,9 milioni di metri quadrati. In merito ai risultati conseguiti Valentino Chiarparin (nella foto sopra a destra), Country Manager di GSE Italia ci ha detto: "Siamo molto soddisfatti di questi risultati, maturati in un contesto storico complesso a cui abbiamo fatto fronte grazie ad una forte coesione dell’intero gruppo; riteniamo che essi rappresentino la conferma dell’ impegno e della qualità che ogni collaboratore mette al centro di ogni intervento, della capacità di coordinare efficacemente progetti complessi che nascono dal contributo di un gran numero di attori e di una filiera di professionisti e subappaltatori tra i migliori presenti sul mercato". Qual è il riposizionamento attuale dell’azienda nell’ambito del settore dove opera?

"Oggi siamo fieri di rientrare nell’1% delle aziende certificate Ecovadis Platinum, di costruire la metà degli interventi in contesti di riqualificazione urbana e iniziare a consegnare i primi immobili Zero Carbon ai nostri clienti: da qui vogliamo partire per costituire un ecosistema di competenze al servizio di tutti i nostri clienti impegnati nell’accelerare sulla transizione ecologica del settore immobiliare". Il successo di GSE Italia parte da lontano e fonda le sue radici in una filosofia aziendale che mette la componente umana al centro, testimoniata dai numeri relativi alla crescita dei suoi dipendenti: dal 2018 a oggi GSE Italia è passata da 9 collaboratori a oltre 100. GSE Italia è un’azienda fatta di persone, che salvaguarda la loro sicurezza prima di tutto non solo attraverso procedure collaudate, ma con una presa in carico reale della responsabilità diretta da parte del management al di là delle previsioni normative. Con questo fine, nel 2005 è stato creato il Dipartimento Qualità e Sicurezza, inserito nel comitato direttivo aziendale. Sette responsabili, coordinati da un direttore, gestiscono due missioni fondamentali: misurare il rischio in modo costante e trasmettere una formazione continua. Oltre alle costanti riunione tecniche che analizzano a fondo le best practices gestionali ed esecutive, viene dato particolare risalto all’approfondimento dei "near miss", situazioni di pericolo che avrebbero potuto concretizzarsi in eventuali incidenti".

Formazione e prevenzione sono i primi alleati per raggiungere i migliori standard di mercato, per questo il personale di GSE è interessato da un rigido percorso di formazione finalizzato alla diffusione delle migliori procedure aziendali in termini di sicurezza. Solo nel 2023 sono state erogate 1304 ore di formazione, in crescita del 34% rispetto al periodo d’esercizio precedente. Durante questo esercizio commerciale, GSE Italia si è concentrata prevalentemente su sette commesse che dimostrano in pieno la sua versatilità e la sua capacità di sviluppare progetti innovativi e, soprattutto, eco-compatibili. In questo senso, l’azienda adotta una politica di sviluppo sostenibile che la vede impegnata anche dal punto di vista della scelta del luogo su cui costruire le proprie soluzioni.

"Per limitare la progressiva cementificazione che ogni anno continua a erodere suolo, infatti, GSE Italia ha scelto di promuovere, laddove vi sia l’accordo con il cliente, le costruzioni in brownfield, ossia che vanno a recuperare una zona già urbanizzata dismessa piuttosto che utilizzare una zona agricola o comunque inedificata. Ad oggi, il 50% dei progetti di GSE Italia sono stati realizzati in ambito brownfield, con l’obiettivo di aumentare sempre di più questa percentuale. Tra i progetti ultimati nello scorso esercizio commerciale, un deposito logistico di 36.205,66 mq a Orbassano (TO), utilizzato oggi da una primaria azienda dell’e-commerce: un esempio virtuoso di logistica sostenibile, è il primo edificio logistico in Italia che, oltre ad aver ottenuto la certificazione BREEAM International New Construction by BRE livello Excellent, sta concorrendo per l’ottenimento della certificazione Zero Carbon by International Living Future Institute".

Particolarmente significativa la scelta di utilizzare cemento di classe III/B e III/A con aggiunta di aggregati riciclati che permettono un risparmio rispettivamente del 30% e del 25% delle emissioni di CO2 rispetto all’utilizzo di miscele tradizionali. GSE Italia, inoltre, ha consegnato un magazzino logistico di 42.750 mq a Piacenza. Tra le soluzioni adottate, una pavimentazione “jointless“ in grado di garantire la massima flessibilità distributiva e un involucro altamente performante per un elevato isolamento termico. L’edificio concorrerà all’ottenimento della certificazione LEED Silver. Particolarmente importante per la sua valenza strategica, è stato il magazzino 49,983 metri quadri costruito da GSE Italia a Mesero. Progettato con una configurazione multi-tenant e con un focus sulla qualità degli ambienti, l’intervento ha previsto la realizzazione di un corridoio ecologico di 3,5 ettari per la salvaguardia della biodiversità. Inaugurato a settembre, invece, il nuovo polo logistico e direzionale di un importante player della distribuzione di materiale elettrico a Roncade. L’edificio, realizzato utilizzando materiali riciclabili ed ecosostenibili e che sarà alimentato da energie rinnovabili, sorge su un lotto di circa 100.000 metri quadri di cui 35.000 saranno adibiti a magazzino e circa 5000 destinati agli uffici. A ottobre è stato portato a termine e consegnato uno dei più grandi progetti industriali italiani attualmente in opera: un impianto per la produzione di vetro cavo a Boffalora (a sinistra il progetto) che nasce dalle ceneri di un’area “Ex Saffa“.

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