
CONTINUARE A PRATICARE sport all’aria aperta anche nei mesi più rigidi dell’inverno è una scelta assai coraggiosa: bisogna essere pronti...
CONTINUARE A PRATICARE sport all’aria aperta anche nei mesi più rigidi dell’inverno è una scelta assai coraggiosa: bisogna essere pronti a farsi sferzare dal vento; a imbattersi nella pioggia o, peggio, nella neve; a far fronte all’umidità, al gelo o agli sbalzi di temperatura improvvisi. Di fronte alle avversità del meteo – in pieno inverno come nel caldo torrido estivo - ciò che conta di più è vestirsi in maniera adeguata. Non a caso, un vecchio adagio – attribuito al fondatore del movimento scout, Baden Powell, e assai diffuso fra gli sportivi – recita: "Non esiste buono o cattivo tempo, ma esiste buono e cattivo equipaggiamento". Deve aver pensato a questa celebre citazione Paolo Graziani (nella foto in alto), fondatore e titolare di Sixs - azienda specializzata nella realizzazione di intimo tecnico e abbigliamento sportivo di alta qualità, con sede a Bagnara di Romagna, nel Ravennate – quando decise, nel 2009, di posare la prima pietra di questa piccola eccellenza italiana. Una storia nata dalla grande passione per lo sport e dalla profonda conoscenza – maturata in anni di esperienza nel settore – delle tecnologie tessili e dei materiali tecnici avanzati. "La nostra avventura è cominciata con un tessuto brevettato, fortemente innovativo, e sei semplici prodotti – ricorda l’imprenditore -. Non c’è stata nessuna promozione, nessuna campagna pubblicitaria: eppure, nel giro di soli 2 anni il brand Sixs era già distribuito in più di mille punti vendita in tutta Italia. Come ci siamo fatti conoscere? Semplicemente proponendo test sul campo ad atleti e rivenditori".
È così che, nella mente di Graziani, si fa strada un’idea: coinvolgere direttamente alcuni professionisti dello sport – in seguito denominati ‘ambassadors’ – nel processo di sviluppo dei nuovi prodotti. "A partire dai primi prototipi e durante la realizzazione dei primi campioni, il coinvolgimento degli ‘ambassadors’ ci ha consentito di ottenere feedback reali e preziosi sulle prestazioni degli indumenti – prosegue -. Gli atleti professionisti sono costantemente alla ricerca di abbigliamento che possa migliorare la loro comodità, mobilità e resistenza. L’esperienza sul campo può identificare aree in cui gli indumenti possono essere migliorati, come la traspirabilità, la vestibilità o la durabilità".
Ma torniamo al 2009 e al brevetto citato da Graziani, che segna l’inizio della storia di Sixs: parliamo di un ‘semplice’ punto tessile, realizzato combinando polipropilene, poliammide e fibra di carbonio. Proprio questo punto tessile, tuttora coperto da brevetto, ha rivoluzionato il modo in cui gli atleti si vestono per le loro attività. Ha reso possibile, infatti, mantenere la pelle asciutta e regolare la temperatura corporea in modo efficiente, garantendo prestazioni ottimali e una sensazione inedita di comfort. Con il passare degli anni, l’azienda ha continuato a investire in ricerca e sviluppo per ampliare la propria gamma di prodotti e, attualmente, offre quattro linee differenti di intimo tecnico, ciascuna pensata per soddisfare esigenze che variano in base alle condizioni di temperatura esterna e all’intensità dell’attività svolta. "Ogni nostra linea di intimo tecnico rappresenta un impegno costante verso l’innovazione, la qualità dei materiali e la soddisfazione degli atleti", precisa ancora Graziani. A proposito di innovazione, Sixs è l’acronimo di ‘Soluzioni innovative x lo sport’. "È il nostro tessuto brevettato, denominato ‘Original carbon underwear’ (letteralmente, ‘intimo in fibra di carbonio originale’, ndr), a rendere unici sul mercato tutti i nostri prodotti – sottolinea il fondatore del brand -. Nato dopo anni di sperimentazione nei nostri laboratori di ricerca e sviluppo, ‘Original carbon underwear’ è un mix di fibre tecniche, con un punto di tessitura che le ‘intreccia’ nel modo più adatto a garantire comfort assoluto durante la pratica sportiva. Grazie alle sue caratteristiche, infatti, il sudore viene ‘convogliato’ dalla pelle verso l’esterno del capo: ciò avviene grazie sia alle qualità intrinseche del tessuto, sia alle parti a diversa densità che si alternano lungo la trama, così da esercitare sul corpo una pressione variabile. L’epidermide rimane perfettamente asciutta: in tal modo, quali che siano le condizioni atmosferiche e di temperatura, l’atleta sperimenta corretta termoregolazione e traspirazione ottimale. Fra il 2009 e il 2014, il Carbon underwear è stato l’unico tessuto usato dall’azienda per produrre i capi di intimo: è versatile e perfetto sia per la linea estiva, sia per quella invernale, tanto da essere il nostro ‘4 seasons’ (dall’inglese, ‘4 stagioni’)".
Successivamente, i laboratori dell’azienda romagnola hanno creato, a partire da questa ottima base di partenza, diversi altri tipi di tessuto: da ‘Light BreezyTouch’, caratterizzato da un filato alleggerito del 40% rispetto al tessuto tradizionale e pensato per le temperature più elevate, a ‘Blazefit WarmCu’, studiato per quelle più basse. La novità di quest’ultimo sta nell’introduzione del rame (simbolo chimico Cu) nel mix di materiali utilizzati: "La peculiarità del rame è l’elevata conducibilità termica che accelera l’evaporazione del sudore, riduce l’umidità della pelle e mantiene una temperatura corporea costante – conclude Graziani – Ma non finisce qui: il rame presenta notevoli proprietà antibatteriche, oltre a una forte azione antiossidante, tale da eliminare i radicali liberi, ritenuti fra le cause responsabili dell’invecchiamento. Attenua, infine, crampi, dolori articolari o reumatici".