Domenica 6 Ottobre 2024

Decisivo il ruolo dello scalo Marconi

DA UNA PARTE UNA PIATTOFORMA logistica del fresco metropolitana di ultimo miglio, dall’altra un aeroporto all’avanguardia e sostenibile, punto di...

DA UNA PARTE UNA PIATTOFORMA logistica del fresco metropolitana di ultimo miglio, dall’altra un aeroporto all’avanguardia e sostenibile, punto di riferimento per la regione e per l’intero territorio nazionale. Il mondo della logistica a Bologna si muove e si trasforma, aprendo le porte a piani di sviluppo che puntano alla miglioria dell’intera filiera. Esempi virtuosi di questo cambiamento sono il Caab, centro agro alimentare bolognese, e l’aeroporto G. Marconi di Bologna. Due progetti differenti, che, però, concentrano le forze su due obiettivi: prossimità e sostenibilità. "Per definizione siamo da sempre attenti a questi temi visto che la nostra attività, ancorata a una serie di normative nazionali e internazionali che si concentrano proprio su questo - afferma il presidente dell’aeroporto Marconi, Enrico Postacchini -. Ma il nostro management è di per sé sensibile: lo smaltimento dei rifiuti, per esempio, funziona in sinergia con i gruppi Hera e Tper e con società ad hoc per lo smaltimento della plastica. Proseguono, in più, gli investimenti sui mezzi elettrici per tutto ciò che riguarda la cittadella dell’aeroporto". Insomma, "sia sui fronti sociali e ambientali sia finanziari, abbiamo tre pilastri del nostro essere sostenibili, sui quali investiamo molto - continua Postacchini -. Tra gli investimenti da qui al 2028, abbiamo un grande campo energetico con i pannelli solari, struttura che soddisferà più del 50% del consumo di energia dell’aeroporto". Investimenti importanti per un’attività "delicata, che fa parte di un sistema - aggiunge il presidente del Marconi -, in cui agiscono diversi soggetti che devono essere improntati sulla stessa filosofia".

Tra i progetti, "stiamo terminando la ristrutturazione nell’area cargo, dove, nella zona est rispetto al terminal, abbiamo fatto investimenti molto importanti: l’annovero delle spese effettuate nel 2023 supera i 30 milioni di euro - conclude Postacchini -. Il Marconi si consolida come terzo aeroporto italiano per volumi di cargo, dopo Malpensa e Fiumicino. È un bacino di smistamento merce appetibile e molto efficiente per i distretti che abbiamo in regione e non solo. Per questo il comparto cargo rimarrà sempre su volumi di grande soddisfazione". Attenzione alta anche al Caab, per il quale è previsto un piano di crescita e di sviluppo, finanzianto dal Pnrr, da circa dieci milioni di euro.

Mariateresa Mastromarino