Giovedì 10 Ottobre 2024

L’occupazione cresce, ma l’Italia è ultima nell’Ue

L'Italia registra un aumento dell'occupazione nel 2023, ma resta indietro rispetto alla media europea, in particolare per quanto riguarda l'occupazione femminile. Il tasso di occupazione nel Paese si attesta al 66,3%, lontano quasi 10 punti dalla media Ue. La disparità di genere è evidente, con solo il 56,5% delle donne occupate tra i 20 e i 64 anni.

L’occupazione cresce ma l’Italia non riesce a recuperare lo svantaggio acquisito negli anni e resta fanalino di coda in Europa. Nonostante i lavoratori abbiano raggiunto livelli record nel 2023 il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni nel nostro Paese si è attestato al 66,3%, lontano quasi 10 punti dalla media Ue (75,4%). L’Italia ha segnato un aumento maggiore della media Ue con 1,5 punti in più rispetto al 2022 a fronte dei 0,9 Ue ma resta indietro sull’occupazione femminile con quasi 14 punti di distanza. Nel nostro Paese, infatti tra i 20 e i 64 anni lavora solo il 56,5% delle donne a fronte del 70,2% in media Ue e il 76% degli uomini a fronte dell’80,5% in Europa. Tra uomini e donne in Italia c’è un divario nel tasso di occupazione di 19,5 punti, un dato che è quasi doppio rispetto alla media europea (10,3%). Per gli uomini il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni in Italia è cresciuto di 1,3 punti rispetto al 2022 a fronte dei 0,5 della media Ue. Per le donne nell’ultimo anno il tasso è cresciuto di 1,5 punti a fronte dei 0,9 punti della media Ue ma se si guarda agli ultimi dieci anni l’Europa ha fatto molto meglio con una crescita di 9,1 punti contro i 6,9 punti in Italia. Il nostro Paese con il 56,5% di occupate donne tra i 20 e i 64 anni resta lontano soprattutto dalla Germania (77,4%) e dalla Francia (71,7%) ma è lontana quasi dieci punti anche dalla Spagna (65,7%).