Venerdì 26 Luglio 2024

Italsempione, esempio di strategia per continuare a crescere

Nonostante il Covid e le crisi internazionali degli ultimi anni l'azienda ha continuato a scommettere su innovazione, tecnologia e sostenibilità diventando un esempio di resilienza e strategia

Pietro Vavassori, Amministratore Delegato Italsempione con Margherita Sgarella e Ivan Vavassori membri del CdA dell’azienda

Pietro Vavassori, Amministratore Delegato Italsempione con Margherita Sgarella e Ivan Vavassori membri del CdA dell’azienda

Innovazione, tecnologia, sostenibilità e... una nuova sede. Sono le parole chiave dello sviluppo degli ultimi anni di Italsempione. Paradigmi che hanno permesso all’azienda specializzata in spedizioni internazionali di “battere” il Covid e le crisi internazionali che hanno colpito duramente soprattutto questo settore.

Covid e crisi internazionali

Fabbriche e navi ferme, porti americani congestionati, carenza di autisti in tutta Europa, voli cancellati e la chiusura della compagnia aerea cargo russa AirBridge: a partire dal dramma della Pandemia fino alla guerra in Ucraina, negli ultimi anni l’economia globale è stata profondamente scossa da cambiamenti che hanno messo sotto pressione le supply chain di tutto il mondo, mettendo in evidenza i limiti del modello organizzativo “just in time” che si era imposto negli anni. Nel caso della Cina la produzione si era del tutto bloccata, provocando forti ripercussioni sul comparto logistico che, con un valore stimato attorno al 12% del Pil mondiale (8/12 trilioni di dollari), riveste una grandissima importanza sugli equilibri economici globali", spiega Pietro Vavassori, Ceo di Italsempione.

Settore colpito duramente

Una situazione nella quale anche Italsempione si è trovata ad affrontare uno nuovo scenario, totalmente stravolto da rotte marittime i cui tempi di transito passavano da 30 giorni ante pandemia a 60 e dalla mancanza di contenitori e capacità di stiva aerea. Conseguentemente si è assistito ad un incremento esponenziale dei noli su base settimanale. "L’azienda ha dovuto inoltre fronteggiare la difficoltà di gestione delle attività quotidiane, già messe in crisi da un panorama senza precedenti, a causa delle numerose assenze dovute ai contagi, dilaganti nonostante la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro. Ciononostante, Italsempione è sempre stata presente: a fianco dei propri clienti per soddisfare al meglio ogni richiesta, studiando la soluzione più funzionale alle singole esigenze. E anche accanto ai propri collaboratori, attuando una politica premiante nei confronti del proprio personale, supportandoli non solamente dal punto di vista economico, ma anche attraverso lo smart working, con particolare attenzione ai più fragili e alle situazioni più complesse”, aggiunge Vavassori.

Il “caso” Italia

Uno dei problemi più impattanti che da sempre affligge l’Italia è rappresentato dalla carenza infrastrutturale, quale la poca capillarità dei terminal intermodali, soprattutto nel centro e sud Italia, che rallenta lo sviluppo del trasporto merce su rotaia e causa il congestionamento dei porti. “La realizzazione del terzo valico (la ferrovia Genova-Tortona) di cui si parla da anni e che consentirà, assieme alla diga foranea, al porto di Genova di diventare il più moderno ed efficiente d’Italia, è attualmente a poco più del 50% e dovrebbe essere completata solo nel 2026. Misure come la sburocratizzazione doganale e la normativa dello Sportello Unico dovrebbero contribuire all’efficientamento di tutti gli altri anelli della catena, consentendo di dare al sistema Italia dei vantaggi a medio/lungo termine. Una parte dei volumi che oggi arrivano nei porti del nord Europa potrebbero così arrivare nel nostro paese, con l’introito di iva e dazi a beneficio dell’Erario, per miliardi di euro ora incassati in altri paesi europei”, aggiunge Vavassori.

La reazione

“La pandemia e la guerra - prosegue Vavassori - ci hanno obbligati a fare i conti con la realtà dei fatti, costringendoci a ripensare i modelli organizzativi e gestionali a cui eravamo abituati, introdotti dalla globalizzazione. In questo percorso di evoluzione Italsempione ha scelto di investire su alcuni pilastri fondamentali tra loro interconnessi: la formazione, la tecnologia e la sostenibilità”.

“L’azienda ha infatti deciso di creare una Academy dedicata alla formazione del personale, favorendo percorsi di crescita interni e coinvolgendo sempre più i collaboratori nella revisione dei processi e delle abitudini in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale. A questo proposito, il ruolo della tecnologia non può che essere fondamentale. Il presupposto per la transizione verso l’imprescindibile, e forse già anacronistico, paperless è stato dotarsi di un ottimo sistema di archiviazione digitale che rendesse facile reperire i documenti, a cui hanno fatto seguito continue implementazioni di nuove soluzioni tecnologiche che consentono di ottimizzare tempi e risorse, anche energetiche. La sensibilità verso il tema ambientale è elevata in Italsempione e la volontà di ridurre il proprio impatto si esprime sia in gesti quotidiani come la raccolta differenziata e l’eliminazione della plastica negli uffici, che nelle attività di business dove si predilige e si promuove l’utilizzo di soluzioni intermodali rispetto al tradizionale trasporto su gomma, molto più inquinante”.

La nuova sede

Da un’idea del 2010 nasce il progetto di Italsempione Village: più di una nuova sede, un importante investimento per il 98-99% eco-sostenibile.

La costruzione di Italsempione Village sarà certificata secondo i protocolli ambientali LEED (US) e BREEAM (UK) - il che rientra proprio tra gli obiettivi di riferimento rispetto all’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sottoscritta dai paesi membri ONU – e prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico in grado di produrre fino a 3.350.000 kilowattora all’anno. Ospiterà un magazzino di circa 40.000 mq con spazi dedicati al fashion, alle merci pericolose e varie aree a temperatura controllata, di cui una per merci surgelate a -18°.

La nuova sede, che sarà a Vittuone, rappresenta per noi un investimento molto importante, un modo per Italsempione di intercettare la necessità di un mercato che richiede nuovi spazi e sistemi tecnologici avanzati nella gestione dei flussi per facilitare le attività nella logistica di filiera.