Mercoledì 24 Aprile 2024

I TRADER SCOMMETTONO SULLE CRIPTOVALUTE

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TESLA, Amazon ed Apple. Ma anche e soprattutto le richiestissime criptovalute come il Bitcoin ed Ethereum. Eccoli gli oggetti del desiderio nel 2021 di molti investitori europei che fanno trading online, cioè comprano e vendono su internet strumenti finanziari come le azioni, i bond, i fondi, i prodotti derivati e le valute. A rivelarlo è una recente analisi della piattaforma d’investimento Bitpanda, fondata nel 2014 a Vienna con una mission dichiarata: rendere il trading sempre più popolare, consentendo l’acquisto dei più comuni strumenti finanziari anche a chi ha davvero pochi euro nel portafoglio. Per questo, nei mesi scorsi la società di origine austriaca e operativa anche in Italia ha lanciato il servizio Bitpanda Stocks che consente a chiunque di investire in azioni frazionate, cioè negoziare un titolo quotato in Borsa (in Italia o all’estero) versando anche un solo euro, senza pagare commissioni né affrontare altri costi se non il cosiddetto spread denarolettera, cioè un piccolo differenziale tra il prezzo ufficiale di acquisto e di vendita che serve per remunerare l’intermediario nello scambio. Analizzando le tendenze dei clienti in Europa durante lo scorso anno, Bitpanda ha dunque riscontrato che gli investimenti preferiti da chi fa trading nel Vecchio Continente sono stati, oltre alle criptovalute, i titoli dei colossi americani della tecnologia quotati a New York (come appunto le già citate Apple, Amazon e Tesla). Segno evidente che la finanza globalizzata ha sempre meno confini, soprattutto nell’era digitale in cui le operazioni sul mercato possono essere eseguite alla velocità della luce, da un angolo all’altro del Pianeta.

"Dal nostro ingresso in Italia – ha commentato Orlando Merone (nella foto in alto), country manager di Bitpanda nel nostro Paese – tanti utenti si sono mostrati interessati a investire, soprattutto i giovani". A parte la ripartizione anagrafica della clientela, però, una cosa è certa: per le società e gli intermediari internazionali che fanno business con il trading online, l’Italia è ancora un mercato appetibile, che può rappresentare un terreno fertile di conquista.

Non a caso, poco più di un mese fa è sbarcato a sud delle Alpi un altro broker straniero che non nasconde le sue ambizioni di crescita. Si tratta di Trade Republic, piattaforma d’investimento di origine tedesca che permette di investire via internet in azioni ed Etf (exchange traded fund), cioè in una particolare categoria di fondi le cui quote possono essere negoziate tutti i giorni in Borsa. Oltre a questo tipo di operatività, Trade Republic offre ai propri clienti la possibilità di sottoscrivere dei piani di risparmio personalizzati versando piccole somme di denaro, anche soltanto 10 euro al mese. Il tutto attraverso un’app del telefonino e senza dover pagare commissioni di negoziazione, a parte un “balzello“ di 1 euro, che resta fisso indipendentemente dalle dimensioni dell’ordine o dal titolo scambiato.

Molti italiani, però, restano abbastanza diffidenti verso la compravendita di azioni e strumenti finanziari via internet. Un recente sondaggio della società di trading Unger Academy, effettuato su un campione di 15mila persone, rivela che il 49% degli intervistati pensa che fare trading esponga a un rischio eccessivo; il 29% pensa che il trading sia un metodo di guadagno facile, mentre il 22% pensa che dedicarsi al trading significhi sempre effettuare operazioni frequenti.