Giovedì 2 Maggio 2024

Intesa punta alla leadership in Ue

Il ceo Carlo Messina fiducioso sul futuro del gruppo. Sull’integrazione di Ubi Banca: "La miglior combinazione"

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Dopo il completamento dell’integrazione di Ubi Banca, l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, guarda con fiducia al futuro del gruppo. "Se immagino dove sarà Intesa Sanpaolo nel 2025, al completamento del prossimo piano d’impresa, penso che avremo completato un percorso da leader in Europa". Così ha sottolineato ieri l’ad nel corso di un’intervista alla web tv interna del gruppo.

L’obiettivo da ora al 2025 è, a detta dello stesso ceo, "crescere nei ricavi, ridurre i costi e tenerli sotto controllo, fare sì che la qualità del credito del nostro gruppo sia eccellente e ci porti ad una forte riduzione del costo del rischio", ha dichiarato Messina, sottolineando che "tutto questo consente (al gruppo, ndr) di far crescere l’utile netto e quindi di poter posizionare la banca in una prospettiva di crescita".

Sull’integrazione di Ubi Banca l’ad ha voluto poi precisare che si è trattato della "miglior combinazione possibile". Così spiega Messina: "Quando più di un anno fa abbiamo definito quelle che potevano essere le opzioni di crescita per il nostro gruppo, soprattutto in una logica di posizionamento come leader europeo, partendo dalla concentrazione che poteva essere ancora fatta nel nostro Paese, è stato chiaro che scegliere una banca che aveva importanti talenti, ma anche le maggiori affinità in termini di valori con quelli del gruppo Intesa Sanpaolo, potesse essere la scelta migliore per costruire un cammino comune di successo e di creazione di valore".

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo si è infine soffermato sulla questione Recovery Fund, dichiarando che "con le risorse l’Italia può accelerare la propria crescita". Tra i punti di forza del nostro Paese, infatti, ci sono, ancora secondo Messina, alcuni "elementi oggettivi". Tra questi, "un ammontare di risparmio che supera i dieci trilioni, aziende fortemente legate all’export, la capacità e il talento delle persone che lavorano in Italia. Beneficeremo dei fondi del Next Generation EU che, se correttamente utilizzati, ci consentiranno di accelerare la crescita, fattore indispensabile per ridurre le disuguaglianze", ha concluso il ceo Messina.

red. eco.

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