Sabato 27 Luglio 2024
Fabio Lombardi
Economia

L’intelligenza artificiale dell’Inps aiuta i disoccupati a trovare lavoro

Un sistema di algoritmi permette di incrociare più efficacemente le domande e le offerte di lavoro in base ai curricula dei percettori dell’Assegno di inclusione

Roma, 5 aprile 2024 – L’intelligenza artificiale creerà posti di lavoro oppure li toglierà all’uomo? E’ uno degli argomenti di stretta attualità legati all’introduzione dell’IA in diversi ambiti della vita umana, e del lavoro in particolare.

Un dilemma che l’Inps, sì avete capito bene, l’Istituto nazionale di previdenza sociale, sembra (per il momento) aver risolto a favore della prima ipotesi: l’intelligenza artificiale aiuterà a trovare lavoro. Ma come? Incrociando domanda e offerta di lavoro.

L'intelligenza artificiale dell'Inps aiuta i disoccupati a trovare lavoro
L'intelligenza artificiale dell'Inps aiuta i disoccupati a trovare lavoro

La novità sbarca sulla piattaforma Siisl - Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa - gestita dall'Inps e avviata dal ministero del Lavoro a settembre scorso tra le misure post Reddito di cittadinanza.

La piattaforma applica dunque l'IA e propone, in via sperimentale ai beneficiari del Supporto formazione e lavoro (Sfl) e dell'Assegno di inclusione (Adi) che accedono al percorso, le offerte di lavoro più consone rispetto al proprio profilo professionale.

Con l'uso dell'intelligenza artificiale, spiega l'Inps, il Sistema calcola un "indice di affinità” delle offerte di lavoro presenti su Siisl rispetto ai curricula.

Si tratta di un indicatore orientativo – basato appunto su algoritmi – che rappresenta il livello di compatibilità tra il curriculum vitae e l'offerta di lavoro selezionati e ha l'obiettivo di facilitare la ricerca e semplificare l'interazione con la banca dati.

"Per noi è un patrimonio di informazioni importantissimo", commenta la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone. Il progetto serve anche ad individuare e sostenere “le attitudini delle persone a svolgere le attività, ovviamente anche nei percorsi di formazione e riqualificazione”, aggiunge. In un contesto in cui il traguardo deve essere quello di colmare il disallineamento tra la domanda e l'offerta.

Con l'applicazione dell'IA, sottolinea anche il direttore generale dell'Inps, Vincenzo Caridi, il sistema mette a disposizione dei cittadini e delle Agenzie per il lavoro “un potente strumento che facilita la ricerca concreta del lavoro”.

I prossimi passi – spiega – saranno orientati al miglioramento del matching e della qualità dei corsi di formazione attraverso l'utilizzo delle mappe aggiornate delle competenze.

In base agli ultimi dati Inps aggiornati al 26 marzo, i nuclei familiari beneficiari dell'Assegno di inclusione a marzo risultano 589.291, per un numero complessivo di componenti superiore a un milione 240mila, e con un importo medio di 607,80 euro. Invece per il Supporto formazione e lavoro (Sfl) il numero delle domande accolte, alla stessa data, è pari a 60.599, con un importo medio di 996,62 euro. L'Adi prevede un totale stimato di 737mila nuclei a regime, il Supporto formazione e lavoro mira a raggiungere a regime altri 250mila beneficiari.