Roma, 27 gennaio 2024 – Il Btp Valore, il titolo dedicato ai piccoli risparmiatori, arriva alla sua terza prova. Sarà in offerta dal 26 febbraio al primo marzo e allunga la propria durata rispetto ai precedenti, ma non troppo.
Il nuovo Btp Valore
Il BTp offerto sarà a sei anni, cadenzato dal meccanismo step up consueto in questo prodotto, che alza il tasso con il passare del tempo: anche in questo caso, come nei precedenti, il calendario sarà diviso in due, con il tasso che si irrobustisce a partire dal quarto anno.
Il premio fedeltà
Il quadro dei rendimenti è completato dal nuovo premio fedeltà, che in linea con la nuova durata si alza rispetto al passato e arriva al 7 per mille. I sei anni disegnano l’arco più lungo percorso fin qui dal BTp Valore, che nelle sue prime due prove aveva offerto una durata rispettivamente di 4 e 5 anni.
Tassi e rendimenti
Ma questo ampliamento è la conseguenza ovvia della discesa dei tassi nelle ultime settimane, che permette di mantenere rendimenti interessanti ma non troppo pesanti per i conti pubblici anche con scadenze un po’ più lontane. Anzi, in rapporto a questo fattore la scelta sembra caduta su un calendario ancora contenuto.
La raccolta
Il confronto, inevitabile, è con i numeri da record totalizzati dai due BTp Valore del 2023, che in totale hanno raccolto 35,38 miliardi divisi in poco meno di 1,3 milioni di contratti, irrobustendo parecchio il nuovo "popolo dei BTp" generato dall’addio alla lunga epoca dei tassi piatti.
Le parole di Panetta
Di emissioni ha parlato anche Fabio Panetta in una conferenza dedicata alla moneta unica che si è svolta a Riga, dove il governatore della Banca d’Italia ha rilanciato il programma per il rafforzamento del sistema eurobond come strumento per consolidare l’integrazione europea.
"Le obbligazioni emesse nell’ambito del programma Next Generation EU sono un primo, positivo passo in questa direzione. Ma emissioni episodiche non bastano per determinare un punto di svolta. Abbiamo bisogno di un’offerta stabile e regolare di titoli europei privi di rischio", ha detto Panetta.
L’euro e i sovranisti
Il governatore ha esaltato l’euro e l’unione economica, definiti "una sorta di clausola di difesa collettiva: ogni attacco rivolto a un suo membro colpisce la moneta unica, un elemento essenziale della nostra sovranità condivisa, ed equivale a un attacco a tutta l’Unione34". Un discorso molto europeista per un governatore che nei mesi scorsi, dopo la sua nomina da parte del governo di Giorgia Meloni, alcuni avevano erroneamente dipinto come sovranista.
Anche uno dei padroni di casa, il commissario Ue al commercio Valdis Dombrovskis, ha chiesto più integrazione e unità: innanzitutto sull’unione bancaria, con la garanzia comune sui depositi e sul Mes. Senza citare l’Italia, Dombrovskis ha sottolineato come "un maggiore coordinamento delle politiche fiscali" debba essere basato su un enorme strumento di difesa, "il Mes, che può fornire sostegno finanziario nel caso in cui le cose vadano male".